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Udinese, sei Thauvin-dipendente? Il francese è vincolato al modulo

di Alessandro Di Lenarda

In campionato l’Udinese è partita con un piglio decisamente migliore rispetto alla stagione precedente. I dieci punti conquistati nelle prime sei giornate hanno portato i bianconeri nelle posizioni più alte della classifica, evidenziando il netto cambio di marcia portato dalla guida tecnica di mister Runjaic. Negli ultimi due turni, seppur con avversarie di alto livello, la compagine friulana non ha però convinto quanto aveva fatto nelle uscite precedenti e ha rimediato infatti le prime due sconfitte della stagione. Nessun allarme visto il calibro e le ambizioni di Inter e Roma ma le ultime prestazioni hanno sottolineato l’importanza che Florian Thauvin ricopre nell’andamento di gioco della squadra.

Dopo un inizio straripante il francese è apparso più in difficoltà nelle ultime due gare. I suoi tre gol nei primi quattro turni e l’assist fornito a Lucca contro la Lazio hanno reso il campione del mondo il giocatore offensivo più pericoloso e prolifico della formazione friulana. È però divenuto palese il fatto che, in caso di sua mancata centralità nella trama di gioco, l’Udinese appare più in difficoltà nel creare occasioni da gol. Il 3-4-2-1 proposto da Runjaic nelle prime uscite aveva concesso maggiore libertà e spazio alla fantasia del classe ‘93, in grado di poter variare sull’intero fronte offensivo alla ricerca della posizione più consona per far male alla difesa avversaria. Con il ritorno del 3-5-2 il capitano sembra invece fare maggior difficoltà, vedendosi costretto ad arretrare a centrocampo alla ricerca del pallone per poter poi organizzare l’azione d’attacco. La scelta di modulo dell’allenatore tedesco, condizionata certamente dalle assenze e dalla tipologia di avversario, sembra quindi influire sulle prestazioni di Thauvin, in questo momento il più in forma tra i bianconeri ed elemento che, come confermano i risultati, appare sempre più imprescindibile.


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