.

Udinese, la lista dei buoni propositi per il 2026

di Stefania Demasi

Un altro anno è arrivato alla fine e - come sempre - ci si trova a fare bilanci su come sono andate le cose. Su ciò che poteva andare peggio o ciò che poteva andare meglio, sui momenti che ci si doveva godere di più, sulle scelte fatte - giuste o sbagliate che fossero, ma che alla fine hanno portato esattamente qui e ora.

E forse qui e ora è proprio dove ci si sarebbe dovuti in ogni caso trovare.

Ma mentre si fanno i bilanci, la testa è già proiettata al futuro, a qui famosi buoni propositi per il 2026.

Da domani dieta, da domani palestra, da domani risparmio…Poi in quanti lo fanno davvero?

Anche nel calcio, chiuso un anno, ci si ferma a pensare a quanto perso, a quanto imparato…E si pensa al futuro, a quella parte di stagione ancora da vivere.

E così anche nel calcio, come nella vita, si finisce per stilare una lista dei buoni propositi per l’anno a venire…Quali saranno i buoni propositi dell’Udinese per il 2026?

Evitare una stagione come quella passata dev’essere decisamente in cima alla lista. I bianconeri, nella scorsa stagione, hanno raggiunto la quota salvezza con largo anticipo - considerando anche che nella stagione ancora precedente, quella 2023-24, i friulani avevano provato il brivido della salvezza all’ultima giornata. Tranquilli con la permanenza nella massima serie in tasca per un altro anno, Runjaic e i suoi uomini avevano portato a casa un finale di stagione tutt’altro che degno di nota.

La salvezza dovrebbe essere solo un primo step: nulla vieta poi sognare e provare fino in fondo a raggiungere qualcosa di più grande di quello.

Solo osando si diventa grandi, e all’Udinese manca proprio il coraggio. Non sempre la strada facile è quella che porta alla felicità.

La continuità è un altro buon proposito da portare a termine. Continuità nei risultati ma, soprattutto, continuità a livello di gruppo. Se dopo una stagione una squadra inizia a lavorare bene, smantellarla non è una buona idea sicuramente. È ora che l’Udinese inizi a costruire per ambire a qualcosa di più, a costruire per creare qualcosa di importante.

Udine ha centrato l’Europa più volte, non è un idea così impossibile. Ciò che conta è avere dei giocatori su cui contare e che lottino tutti per lo stesso obiettivo. Ma soprattutto, ciò che conta è crederci sin da subito, senza sentirsi troppo ambiziosi…Perché la fortuna aiuta gli audaci.

Possiamo dire, quindi, che il grande proposito per il 2026 dei friulani dev’essere un cambio nella mentalità, che aiuti a superare i limiti e a tirare fuori il potenziale della squadra.

Per ridare a Udine qualcosa in cui credere e per dare ai tifosi, che sostengono i ragazzi nel bene e nel male, un degno finale.


Altre notizie