Udinese, il borsino degli acquisti: come stanno andando i nuovi arrivati
16 nuovi arrivi, non un undici ma un'intera rosa stravolta. Dopo le prime 8 giornate è arrivato il momento di fare un primo bilancio di come se la stanno cavando i nuovi innesti:
Okoye: Arrivato a Udine dal Watford come secondo di Silvestri, non è riuscito ancora a trovare spazio tra i pali. Il debutto per il nazionale nigeriano potrebbe avvenire in Coppa Italia nel turno contro il Cagliari, così da far rifiatare il numero 1.
Kabasele: Un roccioso difensore di esperienza, che si è saputo fare spazio all’interno dei tre titolari della retroguardia. Sempre schierato negli 11 di partenza da Sottil fino all’infortunio rimediato nella quarta giornata di campionato. Affaticamento muscolare che il belga ha già superato, è dunque probabile un suo reinserimento tra i tre di difesa già dalle prossime settimane.
Tikvic: Oggetto misterioso il classe 2004, che fin qui non ha neanche un minuto di gioco sulle gambe.
Kristensen: Al suo secondo mese in maglia friulana, il danese è riuscito già ad incrementare del 275% il proprio valore di mercato, con il prezzo del suo cartellino che si aggira intorno ai tre milioni di euro. A partire dall’infortunio di Kabasele, è stato la prima scelta di Sottil, che ha deciso di affidargli una maglia da titolare. Commette ancora qualche errore dovuto all’inesperienza e alla giovane età, ma se continua ad accumulare minuti preziosi, potrebbe rivelarsi un altro colpo stile Udinese
Kamara: Dopo Mandragora, è lui il secondo acquisto più costoso nella storia del club, pagato ben 19 milioni al Watford. Anche se finora le sue prestazioni non stanno rendendo giustizia al prezzo del cartellino, l’ivoriano difficilmente sbaglia la partita, apparendo così agli occhi dell’allenatore il giocatore giusto a cui affidare le chiavi della fascia.
Zemura: L’assonanza dei nomi non è l’unica cosa in comune tra il numero 33 e Kamara. Infatti, entrambi i giocatori occupano la stessa posizione e sono dotati di caratteristiche molto simili, il che prima dell’inizio del campionato rendeva impronosticabile chi dei due fosse stato titolare. Sottil in questo avvio, sta preferendo utilizzare Zemura come sostituto del compagno di reparto, cosa che comporta un minutaggio limitato per il nazionale zimbawese (appena 187 giri d’orologio per lui).
Ferreira: Durante il periodo del lieve infortunio di Ebosele, era affidata a lui la titolarità. Due parentesi dall’inizio positive per il portoghese, ma che non sono bastate a sottrarre il posto all’irlandese. In partita in corso rappresenta un’ottima alternativa.
Camara: Il francese non ha ancora debuttato con la sua nuova maglia. La sua posizione naturale è quella di mediano, e se Walace continuerà il suo trend negativo, il classe 2003 potrebbe iniziare a mettere sulle gambe i primi minuti in Serie A.
Payero: Solo due le presenze da titolare, contro Napoli e Fiorentina. Certo, non le migliori squadre da affrontare alle prime apparizioni tra gli 11 di partenza, che però hanno fatto ricredere Sottil sul ruolo in gerarchia da affidargli. Molto discontinuo nell’arco della partita, crea ma rischia anche di distruggere, cosa che per ora non può garantirgli il tempo di gioco che si aspetta. I margini di miglioramento ci sono, e sta all’argentino sfruttarli.
Pereyra: Complice anche la scarsa preparazione in precampionato, il Tucu è ancora distante dal giocatore che conoscevamo. Lento in fase di impostazione e poco lucido nei movimenti, in questo inizio di Serie A non è il centrocampista che può garantire delle sicurezze ai bianconeri.
Zarraga: Dopo l’errore commesso contro la Juventus, Sottil non ha rinnovato la fiducia nel centrocampista spagnolo. Oltre alla partita contro la Vecchia Signora infatti, il basco ha totalizzato solo ulteriori 8 minuti di gioco da subentrato contro la Salernitana.