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Udinese, i segreti e i metodi di lavoro dietro la preparazione pre campionato

di Alessandro Vescini

Dopo le prime tre settimane di lavoro, l'Udinese ha già impostato le basi su cui costruire l'identità fisica e tattica per la nuova stagione. I bianconeri, dopo i primi giorni al centro sportivo Dino Bruseschi, hanno continuato la preparazione a Lienz, sede del ritiro, dove i test amichevoli aiuteranno Kosta Runjaic a individuare lo stato di forma della squadra e gli daranno indicazioni tattiche su come impostare l'undici migliore possibile. 

Dal punto di vista atletico, la stagione si divide in tre grandi blocchi. Le prime tre settimane sono concentrate sui test fisici, con lo staff tecnico che si concentra su grandi carichi di lavoro pesanti. Con l'inizio delle amichevoli estive, si passa a un programma di lavoro più leggero, per vedere anche la reazione dei singoli giocatori allo stress fisico in partita. Una volta ritornati in Italia si alzerà di nuovo l'intensità, in modo da avvicinarsi al ritmo gara richiesto dalla Serie A. 

Il vantaggio quest'anno, è il gruppo di lavoro. Quasi lo stesso della scorsa stagione. Questo permette di impostare le metodologie più precise possibili per ogni giocatore, conoscendo già le loro caratteristiche fisiche. Gps, froni e altre tecnologie, infatti, hanno già raccolto una grande quantità di dati dal campionato scorso sul volume e l'intensità di ogni singolo membro della rosa. Questo permette allo staff di mettere già degli obiettivi giornalieri a ogni calciatore per quanto riguarda i carichi di lavoro. Parliamo di valori di sprint, alta intensità e prevenzione infortuni.

A tal proposito, abbiamo parlato con il Responsabile della preparazione atletica dell'Udinese Jordi Garcia, che ci ha spiegato: "Non siamo una squadra di 'scattatori', la genetica dei nostri giocatori è più da mezzi fondisti. L'anno scorso siamo stati la squadra con il più alto tasso di intensità di corsa. Alla fine la velocità dipende dalla genetica e su quello non possiamo farci molto, però a livello di high-speed running ci si può lavorare e a livello di dati siamo passati da essere tra le ultime squadre alla prima". 


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