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Udinese, gli Up&Down della settimana: Thauvin trascinatore dei bianconeri

di Andrea Bigetti

14 giugno 2024, c'è l'ufficialità: Kosta Runjaic è il nuovo allenatore dell'Udinese. Iniziano a correre per le strade della città i primi mormorii, i mal di pancia dei tifosi, che dopo aver affrontato una delle annate più complicate della storia recente bianconera, vedono sedersi sulla panchina un profilo sconosciuto arrivato dalla Polonia. 16 settembre 2024, l'Udinese di Kosta Runjaic è prima in solitaria a 4 giornate dall'inizio del campionato. Un avvio del tutto inaspettato per il nuovo ciclo della cosiddetta "discontinuità" avviata dai vertici societari, che fin qui però sta ripagando la fiducia. Certo, tirare le somme è ancora tutto acerbo e prematuro, ma quella di Runjaic è una cura d'impatto sull'umore dei suoi tifosi, che arrivano (arriviamo, mi ci metto anch'io) da una stagione di sofferenze e paturnie. A Parma è stata dimostrata la forza di un gruppo ritrovato, che non ha mollato di un centimetro anche subendo le reti nei momenti più delicati in assoluto all'interno della partita. Le scelte tattiche e le sostituzioni hanno poi dato ragione ancora una volta alle idee del tecnico tedesco, che porta via dell'Emilia Romagna 3 punti che valgono oro. Al Tardini quasi tutti promossi, ecco quindi gli Up&Down della settimana:

UP


Thauvin: L'uomo immagine di un'Udinese da favola. La 10 sulle spalle pare aver trasmesso al giocatore una nuova linfa vitale, che sta sprigionando come meglio non potrebbe sul terreno di gioco. Era dai giorni del miglior Deulofeu che non si vedeva circolare in mezzo al campo un uomo che riuscisse ad abbinare tecnica e consapevolezza di gioco, cosa che a Thauvin sta venendo particolarmente bene. Al di là dei due gol che hanno garantito i tre punti alla compagine friulana, vanno dati i meriti al francese per essere stato costante durante tutto l'arco del match, con i bianconeri che hanno sempre trovato nell'ex Marsiglia un appiglio su cui poter contare. P.S. Man of The Match.

Lucca: Sigla il gol che da il via alla rimonta friulana. L'uomo a cui potersi appoggiare in fase di costruzione, e finalmente anche in quella di realizzazione. Alla rete va anche aggiunto il palo colpito nel primo tempo, cosa che per un centravanti fa sempre curriculum. L'esultanza e il disappunto per la sostituzione fanno capire la garra messa in campo dal numero 17, che starà sicuramente già pensando alla prossima partita.

Le sostituzioni: Da Parma arriva l’ennesima conferma delle capacità di Runjaic di interpretare i momenti delle partite. A testimoniarlo questa volta sono stati i cambi, tutti rivelatisi azzeccati. A partire dal voler preservare la difesa bianconera sostituendo l’ammonito Giannetti, passando per il centrocampo reinventato a gara in corso, fino all’ingresso del vero game changer Keinan Davis. L’inglese entra in tutte e due le azioni che portano i friulani a completare la rimonta firmando un altro spezzone di gara importante da subentrato.

DOWN

Bijol: Nel complesso una prestazione nella media per il baluardo difensivo bianconero, rovinata però dall’anticipo subito per il gol del 2-0 del Parma. Troppo facile il modo in cui Bonny è riuscito a liberarsi dalla marcatura dello sloveno, aggirato con un tocco d’esterno in area di rigore. Errore che costa quindi a Bijol il segno “-“ in una partita da 6.

Giannetti: Si tratta dell’unica vera nota negativa tra i bianconeri. Man non era certo un avversario comodo, cosa che però non giustifica la prestazione carente del difensore lungo tutta la prima frazione di gioco. Oltre a qualche sbavatura difensiva e all’ammonizione, sono stati troppi gli errori in fase di costruzione che avrebbero potuto nuocere allo score della gara per l’Udinese. Rimandato.

Brenner: Stesso discorso fatto qualche tempo fa per Lovric: l’ingresso tra i bocciati non è dovuto alla sua prestazione in campo bensì alla possibilità di perdere il posto tra i titolari in rosa. Dopo il gol contro il Como infatti, ci si aspettava una riconferma tra gli undici di partenza anche con il Parma, cosa che però non è avvenuta con Runjaic che gli ha preferito Lovric. Ciò dimostra una versatilità dell’organico bianconero, un aspetto positivo che eviterà di dare punti di riferimento alle prossime avversarie.


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