Udinese, giovani poco utilizzati: cosa resta del futuro?
L'Udinese è reduce dalla brutta sconfitta contro il Milan. Quattro i gol subiti, tanti quanto le sconfitte consecutive: una serie iniziata con lo 0-1 subito in casa contro il Verona e proseguita con le due trasferte con Inter e Genoa. Vero è che sono state tutte (tranne l'ultima) sconfitte con un margine di un gol soltanto, ma arrivate a causa di un atteggiamento pessimo oppure contro avversari non esattamente insormontabili. Una sola vittoria tra marzo e aprile (1-0 contro il Parma) sembra raccontare una squadra che dopo la salvezza ottenuta si sente già sazia.
Proprio la conquista della salvezza avrebbe dovuto spingere la squadra di Kosta Runjaic a chiudere il campionato in crescendo: pare invece che i bianconeri si stiano trascinando stancamente all'ultima partita della stagione. L'allenatore tedesco avrebbe potuto approfittare per provare nuove soluzioni, magari sfruttando i giovani che hanno trovato sinora poco spazio.
Simone Pafundi, tornato a gennaio dopo l'esperienza in Svizzera al Losanna, ha giocato soltanto 7 partite sempre da subentrato, rimanendo in campo per una media di circa 10 minuti. Non è andata meglio a Damian Pizarro: in questa stagione ha vestito più volte la maglia della selezione cilena U20 che quella bianconera. L'esordio in campionato è arrivato soltanto al tramonto della partita contro il Milan, mentre tra Primavera e Coppa Italia ha giocato solo altre 5 partite. Qualche soddisfazione è riuscito a togliersela Iker Bravo, che ha totalizzato 2 gol e 1 assist nella sua prima stagione in Serie A; 24 presenze per lui, ma una posizione bassa nelle gerarchie di Runjaic.
Con le prolungate assenze di Sanchez e Davis, rimane la sensazione che il mister avrebbe potuto concedere più spazio a queste giovani promesse. Rimane invece la difficoltà di osare, di prendersi un rischio che potrebbe però portare a un vantaggio nel lungo periodo. Le poche partite che mancano alla fine del campionato sarebbero il banco di prova ideale per un gruppo di giovani che rischiano di rimanere soltanto promesse.