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Udinese, è tempo di sperimentare per Runjaic: no al 3-5-2, serve ritrovare coraggio nelle scelte

di Alessio Galetti

Nella giornata di mercoledi 23 aprile l'Udinese sarà impegnata nella trasferta di Torino, dove affronterà una concorrente diretta per la lotta al decimo posto. Al momento le due squadre si trovano appaiate a 40 punti e la gara dell'Olimpico Grande Torino sarà un crocevia importante soprattutto per i bianconeri, che devono ritrovare le motivazioni giuste per concludere questa stagione nel migliore dei modi. Le quattro sconfitte consecutive hanno fatto capire che la squadra di Runjaic ha un po' staccato la spina e, con una salvezza raggiunta con largo anticipo, è arrivato il momento di invertire la rotta.

Serve un cambio di marcia soprattutto dal punto di vista delle scelte dell'allenatore tedesco, che nelle ultime settimane ha dovuto fare i conti con diverse assenze in attacco e sarà costretto a fare a meno anche di Lorenzo Lucca, che con dieci realizzazioni è il miglior marcatore dell'intera rosa dei friulani. Con Davis che avrà un minutaggio ridotto e partirà dalla panchina, la scelta di schierare Atta dietro ad Iker Bravo lascia più di qualche perplessità, motivo per il quale è giunto il momento di fare qualche esperimento. L'assenza di obiettivi di classifica deve portare quella spensieratezza e quel coraggio che hanno permesso ai friulani di disputare una stagione che non si può non definire positiva, ma il rischio di poter avere qualche rimpianto al termine del campionato c'è. Il 3-5-2 è un modulo che raramente ha portato dei benefici, mentre con la difesa a quattro e un sistema di gioco che ha dato molta libertà ai centrocampisti i risultati sono stati differenti, motivo per il quale i bianconeri sono stati protagonisti di un filotto di risultati utili consecutivi che non è da dimenticare.

Nonostante le numerose assenze, è proprio questo il momento giusto per osare nuovamente e per cercare di dare entusiasmo a una piazza che nelle ultime uscite ha assistito a uno spettacolo non all'altezza. Se c'è bisogno sarà importante dare un maggior minutaggio a chi ha giocato di meno, come Pafundi, che sicuramente avrà delle motivazione extra e può dare quella brillantezza che sta venendo a mancare.


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