Udinese, con l'addio di Beto se ne vanno i gol: i numeri
Con Beto che ufficialmente va a vestire i colori della sponda blu del fiume Mersey, l'Udinese perde uno dei suoi giocatori più prolifici. Ottime prestazioni alternate a periodi di magra, non intaccano quello che è stato il rendimento più che positivo del gigante portoghese in questi due anni ad Udine.
Già nella sua prima stagione in bianconero riesce a partire con il piede giusto- cosa non scontata se si pensa al salto di qualità dalla Liga NOS alla Serie A- mettendo a segno 11 gol, e posizionandosi come secondo miglior marcatore dell'Udinese (2021/22) dietro solo a Deulofeu (13 reti). La prima firma in campionato è nel 3-3 contro la Sampdoria, ma la sua consacrazione avviene nel pareggio del 2 dicembre 2021 contro la Lazio, partita in cui il numero 9 realizza una doppietta, che gli permetterà di farsi notare. Le elevate capacità fisiche gli consentivano di affrontare corpo a corpo qualsiasi avversario, uscendone il più delle volte vincitore, e a testimoniare ciò è il 68% di contrasti riusciti.
Più chiacchierato invece, il suo secondo anno di permanenza in Friuli, in cui Beto non è riuscito ad offrire la continuità che ci si sarebbe aspettati. 10 le firme nella scorsa annata su un totale di 61 tiri (gol previsti 10,63). Risultava evidente la difficoltà dell'attaccante nel gestire in autonomia (e senza un Deulofeu accanto) la manovra offensiva, facendolo sembrare il più delle volte un attaccante inadeguato per la categoria. La sua utilità però, non è mai stata in discussione. Dialogava poco, ma in maniera precisa, con i compagni (67% di passaggi realizzati) e rappresentava un vero e proprio punto di riferimento lì davanti.
Avrà pur avuto dei limiti (non era l'attaccante da 20 gol a stagione), qualche errorino sotto porta lo poteva evitare (che sicuramente avrebbe regalato ai bianconeri un bel po' di punti in più in classifica) ma il suo peso offensivo mancherà tanto a Sottil che ora si ritrova obbligato a studiare nuove soluzioni offensive. Brenner e Lucca possono essere due profili dai quali ripartire, ma la loro inesperienza nella categoria, e la tendenza agli infortuni del brasiliano, rischiano di far rimpiangere l'ormai ex-numero 9.