Udinese, chi sale e chi scende dopo il doppio confronto contro l'Al Rayyan
Con la doppia vittoria per 2-1 contro l'Al Rayyan si chiude il ciclo di test estivi dell'Udinese in preparazione in vista della nuova stagione che inizierà l'11 agosto con l'impegno in Coppa Italia. Tanti i volti nuovi visti in questo precampionato e Sottil avrà un bel mal di testa a scegliere l'undici titolare. Ma chi sale nelle gerarchie dell'allenatore bianconero dopo il doppio confronto contro i qatarioti? Chi scende invece?
CHI SALE
In primis, Florian Thauvin. Il francese visto lo scorso anno è ormai il lontano parente del "nuovo" numero 26 bianconero. Qualità e duttilità rendono l'ex Marsiglia questa stagione una pedina fondamentale per Sottil. Al momento è il partner d'attacco di Beto ma, con il rientro di Deulofeu e Success, non è da escludere un suo impiego come mezzala super offensiva. Salgono anche Ebosele e Zemura che si candidano a essere gli esterni titolari. Corsa, spinta, traversoni pericolosi ma, soprattutto, nessuna paura a puntare l'uomo. La spavalderia giovanile può aiutare Sottil a offrire un calcio sempre più propositivo. Kabasele, anche se appena arrivato ha fatto vedere di essere un ottimo rimpiazzo del terzetto titolare composto da Perez-Bijol-Masina. L'ex Watford, poi, è anche in grado di giocare sia come braccetto che come centrale di impostazione. Infine i due minorenni Semedo e Pejicic, aggregati in Prima squadra ma non per fare numero, anzi rischiano di soffiare il posto a qualche giocatore.
CHI SCENDE
Kamara è apparso ancora un po' impacciato. Tanti sono stati i retropassaggi invece di guardare avanti che hanno innervosito Sottil. La condizione non è ancora al meglio ma Zemura sembra più pronto per questo inizio di stagione. Non bene nemmeno Zarraga che ha sbagliato diversi passaggi che non rispecchiano le sue qualità. Con Walace e Lovric sicuri del posto, la lotta per l'ultimo posto a centrocampo è aperta anche se lo spagnolo non è più così in vantaggio rispetto agli altri. Guessand, infine, è stato un po' lento e macchinoso nei movimenti. C'è ancora tanto lavoro da fare.