Udine: il paradiso dei bomber
Ci sono giocatori, ed in particolare alcuni ruoli, che sembrano trovare terreno fertile sempre in determinate piazze; è il caso ad esempio dei giovani difensori fatti crescere nelle proprie squadre giovanili dal Milan (Maldini, Costacurta, Tassotti fino ad arrivare ai giorni nostri con Calabria, Gabbia e Donnarumma), oppure la predisposizione della Juventus a mettere a proprio agio i talenti provenienti da Oltralpe come Platini, Zidane e per ultimo Pogba.
In questo articolo vogliamo parlarvi di quella che può essere, senza timore di smentita, considerata come la società adatta a far esplodere i talenti dei bomber, provenienti dall’Italia e dall’Estero: l’Udinese. Allora stiliamo questa “Top Ten” dei bomber di tutti i tempi dell’Udinese, scoprendo i retroscena delle trattative e cosa li ha condotti ad indossare la gloriosa maglia bianconera e quello che è stato il loro futuro dopo Udine, snocciolando dati e statistiche.
10^ POSTO: CYRIL THEREAU, GIUSEPPE SECCHI, 40 GOL
Decimo posto ex aequo tra due bomber di due epoche diverse. Giuseppe Secchi è l’artefice principale della promozione dell’Udinese dalla Serie B alla serie A nella stagione 1955-1956 con 22 reti siglate mentre l’anno successivo ne segnerà 18 chiudendo la sua esperienza in bianconero con 40 reti all’attivo e 62 presenze.
A parità di reti troviamo Cyril Thereau, attaccante francese molto tecnico che ha vestito la casacca dell’Udinese tra il 2014 ed il 2018, proveniente dal Chievo Verona. In Friuli si metterà in mostra per la sua incisività nei match con le grandi squadre, dove risulterà spesso determinante. Chiuderà la sua avventura all’Udinese con 114 presenze e 40 reti.
9^ POSTO: MARCIO AMOROSO, 42 GOL
Marcio Amoroso Dos Santos è un attaccante brasiliano dotato di una tecnica sopraffina, sul finire degli anni 2000 appassionerà il pubblico del Friuli con giocate d’alta scuola e un senso del gol fuori dal comune. Proveniente dal Flamengo nella stagione 1996-1997 per 800 milioni di lire per il prestito, poi acquistato per 7 miliardi di lire, segnerà in totale 42 gol in 86 presenze, laureandosi capocannoniere al termine della stagione 1998-1999 con 22 reti. Al termine di quella stagione i Pozzo cederanno il suo cartellino al Parma per 70 miliardi di lire.
8^ POSTO: ROBERTO MUZZI, 44 GOL
Bomber di periferia tra i più prolifici, Roberto Muzzi arriva all’Udinese dal Cagliari nella stagione 1999-2000, dopo aver realizzato in terra sarda 58 gol tra il 1994 ed il 1999. La parentesi bianconera del ragazzo nato a Marino in provincia di Roma non avrà lo stesso successo, ma riuscirà comunque a raccogliere 103 presenze e 44 gol in tutte le competizioni, mettendosi in luce per la sua tenacia e la sua freddezza in area di rigore.
7^ POSTO: PAOLO POGGI, 50 GOL
Paolo Poggi è un altro di quegli attaccanti che hanno saputo costruire le proprie fortune in piazze di provincia, mettendo al servizio delle squadre in cui ha militato una grande professionalità ed un indubbio senso del gol. Arriva ad Udine nella stagione 1994-1995 in Serie B e grazie ai suoi 11 gol riporterà i friulani in Serie A. Formerà insieme ad Amoroso e Bierhoff (lo vedremo nello specifico più avanti) un tridente da sogno che riuscirà a portare l’Udinese prima in Europa al termine della stagione 1996-1997 e nella stagione successiva al terzo posto. Passerà nel 2000-2001 alla Roma, chiudendo la sua parentesi ad Udine con ben 233 presenze e 50 gol.
6^ POSTO: OLIVER BIERHOFF, 62 GOL
Eccolo qui il succitato attaccante tedesco che ha segnato un epoca nell’Udinese e nel calcio italiano più in generale. Prelevato dalla famiglia Pozzo nel 1995 dopo ben 4 stagioni nell’Ascoli (di cui 3 in Serie B!) per 2,5 miliardi di lire, dotato di una forza fisica spaventosa e di una presenza in area di rigore dominante, segna 18 gol alla prima stagione. Dopo aver contribuito al 5^ posto della squadra l’anno successivo, farà ancora meglio nella stagione 1997-1998 dove diventerà capocannoniere del campionato con 27 reti all’attivo; era dalla stagione 1960-1961 che un calciatore non segnava così tanti gol in un solo campionato (per la cronaca Sergio Brighenti della Sampdoria). Con lui gli amanti delle scommesse avevano l’Over 2,5 servito su un piatto d’argento: gli esperti del sito di settore www.123scommesse.it ricordano ancora la tripletta più veloce nella storia della nazionale tedesca, segnata da Bierhoff in una partita contro l'Irlanda del Nord: Oliver ha segnato tre gol in sette minuti e ha vinto la partita per la sua squadra. Una scommessa vincente e veloce, come si suol dire, perché terminata in soli 7 minuti. Chiuderà la sua esperienza all’Udinese con 86 presenze e 62 gol in tutte le competizioni, passando al Milan per 25 miliardi di lire mentre con la sua nazionale sarà capace di vincere un Europeo in Inghilterra nel 1996 grazie ad una sua doppietta in finale contro la Repubblica Ceca.
5^ POSTO: ABEL BALBO, 65 GOL
Abel Eduardo Balbo viene prelevato nel 1989 dagli argentini del River Plate, dopo essere stato rifiutato dall’allenatore del Verona Osvaldo Bagnoli. Formerà una coppia gol prolifica con Marco Branca, mettendosi in luce soprattutto per dei gol di testa di pregevole fattura e per una progressione palla al piede davvero difficile da poter contrastare. Passerà alla Roma nel 1993 per 18 miliardi di lire e chiuderà la propria esperienza in bianconero 135 presenze e 65 gol all’attivo.
4^ POSTO: LORENZO BETTINI, 67 GOL
Nel 1954-1955 l’Udinese decise di puntare su un attaccante che l’anno prima aveva avuto poco spazio nelle fila della Roma, valorizzandone rendimento e caratteristiche. Lorenzo Bettini quell’anno si laureò vice capocannoniere della Serie A alle spalle dello svedese Nordahl del Milan con 20 reti, anche se alla fine dell’anno, causa retrocessione d’ufficio dei friulani, passò in prestito alla Lazio. Tornato all’Udinese, riuscì a diventare il più prolifico attaccante fino a quel tempo dei friulani in Serie A con 67 reti (in 157 presenze complessive); record che verrà battuto più avanti da un “signore” che conosceremo più avanti.
3^ POSTO: VINCENZO IAQUINTA, 69 GOL
Vincenzo Iaquinta può essere annoverato senza dubbio tra le scoperte più fruttuose dell’era Pozzo. Viene acquistato infatti dal Castel di Sangro in Serie C1 nel 2000 e riuscì a segnare subito all’esordio in Serie A con la maglia dell’Udinese nella gara contro il Brescia. In maniera migliore bagnerà l’esordio in Champions League con i bianconeri nel 2005-2006, realizzando una tripletta al Panathinaikos. Dopo essersi laureato Campione del Mondo nella fortunata spedizione azzurra in Germania, nell’estate del 2007, passerà alla Juventus per 11,5 milioni di euro, chiudendo la sua carriera in Friuli con 176 presenze e 69 gol in tutte le competizioni.
2^ POSTO: WALTER D’ODORICO, 109 GOL
Tra il 1929 ed il 1948, con parentesi a Padova, Lazio e Torino, l’uomo più amato dagli sportivi di Udine era senza dubbio Walter D’Odorico. Nato ad Udine nel 1913, esordì nella squadra della sua città a soli 16 anni, mettendo insieme 71 presenze e 39 gol tra Serie B e Serie C. Ritorna all’Udinese nel 1939 con la squadra neo promossa in Serie B. Nel complesso vestirà per 217 volte la maglia bianconera mettendo a segno 109 gol tra Serie B e Serie C.
1^ POSTO: ANTONIO DI NATALE, 227 GOL
Il Re dei bomber di Udine. Antonio Di Natale (detto “Totò”) rappresenta per la gente di Udine il simbolo dell’appartenenza alla maglia bianconera, pur essendo nato a Napoli. Viene acquistato dall’Empoli nel 2004 e subito crea un feeling particolare con Udine e la sua gente. Con la maglia dell’Udinese riuscirà a raggiungere una insperata qualificazione in Champions League, laureandosi ben due volte capocannoniere del nostro campionato nel 2009-2010 (segnando 29 reti, superando il record di Bettini) e nel 2010-2011. Famoso fu il suo rifiuto ad un possibile trasferimento alla Juventus. Chiuderà la sua carriera in bianconero nel 2018 dopo esser diventato il recordman di presenze in Serie A (385), record di gol (227), e record di presenze e gol in Europa (17 in 37 presenze).
TULLIO IMPERATRICE