Thereau verso l'addio: una scelta molto discutibile
11 reti e 3 assist in 36 presenze. Questi sono i numeri significativi di Cyril Thereau in campionato. L’attaccante francese classe 1983 è stato l’uomo più prolifico della squadra, il vero trascinatore dei friulani in un’annata particolarmente difficile. È stato il punto di riferimento per i compagni nella stagione in cui il capitano Antonio Di Natale ha verosimilmente concluso la sua storia da giocatore ad Udine. Certamente è diventato un pezzo di mercato particolarmente ambito.
Ora si parla di Atalanta, di un possibile approdo a Bergamo, dopo due stagioni in bianconero. Si dice che ci siano problemi di accordo tra la società ed il giocatore sul ritocco dell’ingaggio. E qui bisogna anche risolvere un problema che va oltre il dato meramente economico: decidere di cedere una pedina come Cyril, senza avere tra le mani un sostituto adeguato (non me ne voglia il pur forte Harbaoui, giocatore con caratteristiche simili ma leggermente differenti dal collega francese) sarebbe un grande autogol. Ancor più se si pensa che a beneficiarne sarebbe una diretta avversaria per la salvezza, come l’Atalanta. Lasciar partire Thereau provocherebbe non pochi problemi allo scacchiere di Iachini e non darebbe un vero riferimento ad un attacco più povero, dopo l’addio di Di Natale e quelli possibili di Duvan Zapata ed El Arabi. È giusto pensare anche alle plusvalenze (difficile ricavare di più da un giocatore che ha superato i 30 anni), ma cedere continuamente i pezzi pregiati della squadra, senza sapere se e come si adatterà al calcio italiano il nuovo arrivato, rischia fortemente di essere più un danno che un guadagno meramente economico.
Ovviamente i Pozzo ed i dirigenti friulani non sono sprovveduti, sanno il fatto loro in materia calcistica. Sapranno come reagire all’eventuale cessione di un pezzo da novanta come Cyril. Il problema sarà il medesimo degli ultimi tempi: non nascono tanti Thereau, non si può pensare di rimpiazzare un top player con una possibile rivelazione. Le scommesse si vincono e si perdono, a volte si azzecca un progetto, altre volte si sbagliano certe scelte. Cedere Thereau non è un dramma sportivo, ma non sapere se e come rimpiazzarlo rischia di tramutarsi in un grosso errore.