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Thereau tuttofare: il cambiamento tattico del francese

di Federico Mariani

Duttilità tattica e cinismo sotto porta. Questi sono sempre stati i pregi di Cyril Thereau. Il francese è ormai diventato una delle pedine fondamentali dello scacchiere di Mister Delneri a suon di gol, ma ultimamente si sta facendo apprezzare anche per altri aspetti. Innanzitutto, l’attaccante riesce a ricoprire più ruoli. Può fare occasionalmente il centravanti, anche se si esprime meglio come seconda punta. Tuttavia, ultimamente si è fatto notare anche come esterno sinistro e come regista avanzato. Non più solamente la sua proverbiale freddezza sotto porta, ma anche cross precisi, dribbling e progressioni dalla fascia verso il centro, tanta corsa per recuperare e smistare i palloni.

È sicuramente un Thereau diverso rispetto al passato, quando giocava più vicino alla porta. Stavolta Cyril è molto più presente all’interno della manovra collettiva. Più assist man che goleador. Tocca più palloni, svaria maggiormente sul fronte offensivo, creando preziosi spazi per gli inserimenti dei compagni. Un passo in avanti rispetto alla scorsa stagione, in cui il francese è stato determinante per i gol realizzati, ma meno partecipe negli schemi della squadra.

Per certi aspetti, adesso, è lui il vero trascinatore dell’Udinese, colmando il vuoto per il ritiro di Antonio Di Natale. Ovviamente, i due hanno caratteristiche tecniche e ruoli diversi, così come interpretano le esigenze tattiche in modo diverso, chi affidandosi maggiormente alla suola fatata e chi facendo più riferimento alla corsa ed alla visione globale del campo. I risultati sono assai simili, come si evince leggendo la classifica e comparando anche il rendimento dei due giocatori. In ogni caso, Cyril vive serenamente questo confronto. Non sembra subire il peso della responsabilità di essere un senatore ed un leader. E probabilmente è questa serenità che sta caratterizzando il suo cambiamento interiore. Finora, le espulsioni per le reazioni eccessive della scorsa annata sembrano un lontano ricordo. Un altro segnale di un salto di qualità che sta permettendo all’Udinese di avanzare a piccoli passi verso la salvezza.


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