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Teodorczyk: "Cacciato dall'Anderlecht, all'Udinese prendo meno ma mi trovo bene. A volte ho esagerato, ma quella volta col Brugge..."

di Davide Marchiol

Lukasz Teodorczyk ha rilasciato un'intervista al giornale polacco Przeglad Sportow, parlando del suo passaggio dall'Anderlecht:  "Mi ha dato molto fastidio che nessuno mi abbia spiegato il perchè io sia stato messo sul mercato. A giugno ho partecipato alla Coppa del mondo, poi ho avuto dieci giorni di vacanza, al ritorno ho improvvisamente sentito che dovevo allenarmi individualmente. È apparsa sui giornali la notizia che dovevo andar via, ma continuavo a dire che non andavo da nessuna parte. Quella era anche la verità in quel momento. Il problema: a inizio anno è cambiata la proprietà e quindi la politica. I giocatori che guadagnavano molto dovevano andarsene, me compreso, ma nessuno ha avuto il coraggio di dirmelo in faccia. Questo mi infastidisce ancora adesso. Né il presidente né il direttore sportivo mi hanno invitato in ufficio per parlarmi del cambio di politica".

Anche per l'ex allenatore Hein Vanhaezebrouck non ci sono belle parole: "Dopo un po ' ho finalmente parlato con Vanhaezebrouck, l'allenatore, mi ha detto di avere pazienza, io però stavo fuori, gli altri attaccanti segnavano e la squadra andava bene. Nessuno è venuto a dirmi in faccia che ero di troppo e a Vanhaezebrouck non piace chi ha un'opinone diversa. Ho segnato molti gol importanti per l'Anderlecht, mi merito questo trattamento? Prima dell'inizio della stagione ho ricevuto delle belle offerte ma non mi è stato permesso di partire. Alcune settimane dopo mi hanno semplicemente spinto verso l'uscita. Ho quindi optato per l'Udinese. Guadagno molto meno, ma questa non è la cosa più importante".

Il carattere vulcanico e il dito medio ai tifosi del Brugge: "A volte esagero. Sono stato provocato dai fan, ma quando mostrai il medio ai tifosi del Brugge era perchè stavano decisamente esagerando. Ovviamente nessuno ha scritto a riguardo. Sputarono, ci insultarono e ci lanciarono birra. Ma voglio scusarmi per quel dito medio. Anche se il clamore suscitato è stato troppo grande".


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