Tanti auguri Paròn! E se Prandelli fosse un degno regalo per l'Udinese?
Tanti auguri, caro Paròn! Le candeline da soffiare oggi sono 77. Già, 77 anni, molti dei quali spesi a sostegno da tifoso e presidente dell’Udinese. Giampaolo Pozzo ha legato il suo nome alla recente storia del club bianconero, mostrando sempre la passione viscerale da autentico supporter friulano legato alla squadra della propria terra. Dal 1987, data dell’acquisizione della società, ne è passata di acqua sotto i ponti. La formazione ereditata dall’epopea di Zico ha vissuto, sotto la sua gestione, picchi clamorosi. Alti e bassi, retrocessioni e stagioni positive, fino all’arrivo di Alberto Zaccheroni. Un terzo posto storico e la qualificazione alla Coppa UEFA il biglietto da visita di un progetto costruito con pazienza ed attenzione. Molti i giocatori lanciati e consacrati in bianconero prima di trovare spazio altrove. Da Bierhoff ad Amoroso, da Poggi a Turci, da De Sanctis a Bertotto, da Muzzi a Di Natale. Già, il mitico Totò, autore insieme al resto della banda gestita da Francesco Guidolin di una duplice impresa quale la qualificazione ai play off Champions delle stagioni 2011/12 e 2012/13. Un altro grande capolavoro sotto la presidenza del Paròn.
La storia dell’Udinese sotto l’egida di Giampaolo Pozzo è un libro pieno di emozioni e capitoli unici nel loro genere. Tuttavia, negli ultimi anni, i risultati sono decisamente venuti a mancare ed in qualche modo pare essere entrati in una fase piuttosto grigia. Pare di leggere pagine cupe, tetre, per certi aspetti nostalgiche delle glorie passate. Forse, c’è proprio un pizzico di questa nostalgia dietro alla scelta di annunciare oggi, in un giorno speciale, la nuova guida tecnica: Cesare Prandelli. L’ex Commissario Tecnico si è smarrito dopo il disastroso Mondiale 2014, ma non ha assolutamente perso le capacità tattiche che lo hanno reso celebre ed adatto ad incarichi importanti. Serve solamente il contesto giusto per permettergli di rispolverare le proprie doti. Udine, storicamente, ha avuto il pregio di rigenerare giocatori o allenatori considerati in fase calante. Dunque, l’allenatore nativo di Orzinuovi potrebbe rivelarsi l’ennesima scommessa vincente, l’outsider capace di risollevare l’Udinese dalla triste parabola discendente in cui si è cacciata nelle ultime stagioni. Una sfida intrigante, da seguire con interesse.