Solo un mese di campionato ma la sfida con la Sampdoria è già decisiva.
Sembra strano dirlo dopo solo un mese e poco di più dall'inizio di campionato, ma la prossima partita rappresenta giù un crocevia fondamentale per la stagione dell'Udinese, perchè molto probabilmente la sfida ai blucerchiati dirà se sarà ancora l'Udinese di Delneri oppure se sarà necessario un cambio in panchina. In tal caso, le riflessioni dovrebbero essere tante e molto profonde e la società dovrebbe recitare un bel "mea culpa" per la sconsiderata gestione della squadra bianconera negli ultimi anni, ma soprattutto, considerato Guidolin irraggiungibile, davvero le altre figure (Oddo, Ballardini ecc...) individuate come sostituti del tecnico di Aquileia sono meglio di quest'ultimo?!
Insomma, se i giocatori bianconeri sono legati alla loro guida sabato devono dimostrarlo sul campo, basta appelli, basta proclami, adesso servono i fatti, perchè la pazienza dei tifosi è definitivamente finita, perchè doveva essere l'anno del rilancio ma dopo un mese di campionato si parla già di una gara fondamentale, da dentro o fuori e se dovesse andare male il calendario di certo non aiuta, visto che dopo la sosta l'Udinese dovrà andare in trasferta a Firenze per poi ospitare la Juventus alla Dacia Arena, non proprio una passeggiata.
La Sampdoria ha dimostrato di essere più in forma e fa male dirlo, ma anche più forte di questa Udinese, trascinata proprio da Duvan Zapata, che tornerà da ex al "Friuli" assieme al suo compagno di reparto Quagliarella, una coppia che fa paura, però un modo per fermare loro e l'intera truppa di Giampaolo l'Udinese deve trovarlo, perchè l'unico risultato possibile è la vittoria, per evitare un tracollo molto problematico e la contestazione dei tifosi, che in caso di risultato negativo sarebbe inevitabile.
Udinese-Sampdoria quindi diventa già la partita più importante di questo inizio di campionato, sono passate solo sei giornate ma il destino dei bianconeri e del loro allenatore passa da questa partita, ancora una volta i tifosi risponderanno presenti, come hanno sempre fatto, ma è giunto il momento che i giocatori decidano cosa fare del loro futuro e di questo campionato, un'altra figuraccia non è ammessa, l'Udinese deve vincere, per la classifica, per l'allenatore ma anche per la propria gente, che di soffrire non ne ha proprio più voglia.