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Silvestri irriconoscibile: se cade lui, quali certezze?

di Alessandro Poli

Ancora una volta abbiamo assistito a una prova insufficiente di Silvestri. Dalle sue gambe l’assist per il primo gol di Gudmundsson, e un paio di altri errori e incertezze nel corso del match su cui la nostra già fragile difesa ha dovuto metterci una pezza. Per un numero 1 come lui, finora sempre fonte di affidabilità, un bruttissimo periodo dopo le prestazioni incerte in particolare contro Juve, Salernitana e Napoli.

E del resto, ciò che finora non si poteva proprio rimproverare all’Udinese era la scelta degli estremi difensori, sempre accurata visto che la lotta per fare punti, in particolare nelle zone calde della classifica, comincia proprio dal non subire gol. Abbiamo negli anni passati più volte ringraziato Silvestri per le sue importanti parate fino ad auspocarne una chiamata in nazionale, mai arrivata.

Questa stagione è invece cominciata come peggio non si poteva, con errori con i piedi e prese non sempre sicure. Se cade il portiere, cadono le fondamenta di un palazzo, e la preoccupazione è forte soprattutto per le scelte limitate in difesa (con un Kristensen ancora con margini di miglioramento) e per la mancanza di alternative in porta, visto anche l’infortunio di Padelli. C’è dunque da sperare che Silvestri torni il portierone dello scorso anno, o in casa Udinese nascerebbe un problema inaspettato e difficilmente risolvibile.


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