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Samardžić c’è, e ora vuole conquistare la fiducia di squadra e tifosi

di Redazione TuttoUdinese
Ad inizio stagione era l’oggetto misterioso, la scommessa che un club osa con la speranza di trovare una risorsa importante. Finora il percorso non è stato probabilmente quello desiderato, ma Lazar Samardžić è pronto a sfruttare ogni possibile occasione da qui in avanti, e l’ottimo ingresso in campo contro la Roma lo ha dimostrato. Classe 2002, ragazzo che non si è mai fatto notare per atteggiamenti di chi si crede già arrivato, ma al contrario, che ha lavorato ogni giorno dal suo arrivo a Udine per migliorarsi. La sua avventura italiana finora gli ha regalato 1 gol e 1 assist in 13 presenze. Bottino comprensibile se si osserva la quantità di minuti giocati soltanto il 6% del totale, ma meno comprensibile se si guarda con più attenzione le qualità del ragazzo. Si sente spesso dire che se Gotti prima e Cioffi poi non lo hanno ancora utilizzato dal primo minuto un motivo ci sarà, vero. Ma è altrettanto vero ammettere che chi lo ha osservato e allenato nelle sue esperienze precedenti parli molto bene di lui.

La verità quindi come sempre sta nel mezzo. Si, perché il talento di Samardžić è sotto gli occhi di tutti, ma forse la giovane età ancora non gli permette di avere la sicurezza necessaria quando entra in campo. Proprio in ottica di acquisire questa sicurezza, il finale di campionato dell’Udinese potrebbe rivelarsi ancora una volta importante. Oltre a rappresentare un’arma offensiva in più, come si è visto contro i giallorossi quando solo una grande parata di Rui Patricio gli ha negato il gol del 2-0 che avrebbe chiuso la partita, il giovane tedesco potrebbe trovare l’occasione di aumentare il suo minutaggio sempre di più, magari nel momento in cui la salvezza sia ormai cosa fatta. Perché per un giocatore del genere, è importante prendere sempre più contatto e più continuità con il campo. Sicuramente quest’anno abbiamo scoperto un ragazzo voglioso di crescere e migliorare, e abbiamo intravisto sprazzi delle sue doti. Nella prossima stagione, dopo un anno di ambientamento, il classe 2002 potrebbe invece avere la chance di convincere anche chi lo reputa ancora un “oggetto del mistero”. Resta il fatto che l’Udinese potrebbe aver trovato il gioiello del suo prossimo futuro.


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