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Salvate il soldato Scuffet: da eroe a bersaglio delle critiche

di Federico Mariani

Un giorno eroe, un giorno colpevole. È la vita del portiere, fatta di alti e bassi, prestazioni da urlo e momenti difficili. Sicuramente, la carriera di Simone Scuffet è in una fase particolarmente complicata e delicata. Dopo una lunga rincorsa al punto di riferimento dell’Udinese, Orestis Karnezis, l’estremo difensore friulano sembra essersi improvvisamente smarrito. Le prestazioni della seconda parte dell’ultima stagione sembrano già un ricordo sbiadito. Il nuovo campionato si è aperto in maniera inaspettatamente complessa. Simone paga la poca sicurezza offerta ed un grave errore contro il Torino. La panchina contro la Roma sa tanto di punizione e bocciatura. E onestamente questa decisione pare eccessiva.

In primis, stiamo pur sempre parlando di un ragazzo di 21 anni. Uno che deve farsi le ossa con gli anni, avendo il diritto di sbagliare ed imparare dai propri errori senza essere messo in croce. Senza imprecisioni, non si può crescere. E Scuffet non ha ancora espresso il proprio potenziale. Insomma, impedirgli di giocare non gioverebbe la sua crescita.

In secondo luogo, l’errore grave è uno solo e si è verificato contro il Torino. Per il resto, stiamo parlando di imprecisioni e poca sicurezza in un reparto che comunque, nel suo complesso, sta dimostrando di avere grosse problematiche da risolvere. È vero che un portiere deve parare quando è chiamato in causa, ma non è nemmeno semplice trovare l’intesa con tutti i compagni di una difesa nuova ed in fase di ricostruzione. I difensori stanno chiedendo giustamente pazienza e tempo per migliorare i meccanismi ed i movimenti tra di loro. Questo processo naturale coinvolge anche il portiere, ultimo componente di un pacchetto che deve essere il più possibile compatto ed unito. Insomma, aspettiamo prima di valutare definitivamente il giovane Simone. Attendiamo e non rimpiangiamo subito Karnezis. Non se lo merita Scuffet ed il cammino suo e dell’Udinese è solamente all’inizio.


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