Saluta Kuzmanovic: le ragioni di un addio e di un flop
L’Udinese 2016/17 non avrà con sé Zdravko Kuzmanovic. Il centrocampista serbo non verrà riscattato dal club friulano e si accomoderà molto probabilmente al Malaga. Si conclude un’esperienza senza grandi guizzi. Il giocatore classe 1987, arrivato nel corso del mercato di riparazione, non ha mai inciso in bianconero. Certamente ha disputato buone partite, le prestazioni sono state incoraggianti in alcuni casi, ma non ha mai dato la sensazione di essersi trovato completamente a suo agio e di essere entrato perfettamente in sintonia con il gioco di Colantuono prima e De Canio poi. L’andamento della squadra friulana non ha aiutato il serbo a trovare i giusti meccanismi e ad esprimere il proprio talento.
Giusto non riscattare e puntare su questo centrocampista? Probabilmente Beppe Iachini ha in mente un progetto tecnico, in cui il serbo non troverebbe spazio. Poco dinamico e più incontrista, Kuzmanovic si esprime meglio in fase di copertura, recuperando palloni ed impostando all’occorrenza l’azione. È possibile che l’ex tecnico del Palermo richieda un altro tipo di gioco ed è giusto seguirlo. Inoltre bisogna considerare anche la concorrenza di Lodi ed Hallfredsson, che ricoprono un ruolo molto simile in mezzo al campo.
Tuttavia, fa un certo effetto vedere l’Udinese cedere anche uno dei giocatori dal nome più importante, senza avere al momento una vera alternativa, un leader capace di far spiccare il volo a questa squadra. Nulla di allarmante per ora, il mercato deve ancora entrare nel vivo. L’uscita di scena di Kuzmanovic, senza infamia e senza lode, deve essere uno stimolo a lavorare meglio, sia sul mercato sia sul terreno di gioco. Se anche un giocatore esperto fatica ad inserirsi, una responsabilità minima è anche della società e dello staff tecnico che non ha saputo valorizzarlo nel migliore dei modi. E soprattutto ora si volta pagina: la nuova Udinese non dovrà steccare di nuovo.