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Roccaforte bianconera in difesa: ecco i segreti della retroguardia friulana

di Federico Mariani

Ed improvvisamente l’Udinese si scoprì bunker. In pochi lo avrebbero detto dopo le prime due uscite stagionali. Tre gol dallo Spezia e quattro dalla Roma; poche idee e tanti errori banali. I friulani sembravano allo sbando in difesa. Sembrava sempre lo stesso copione dello scorso campionato, con i bianconeri, propositivi ed a tratti belli da vedere in fase offensiva, puntualmente puniti dagli svarioni del pacchetto arretrato.

Tra il disastro romano e la seconda giornata si è consumato il cambio di modulo, con il passaggio dallo storico 3-5-2 al nuovo 4-3-2-1. L’inerzia è cambiata. Il reparto difensivo è apparso subito a suo agio, potendo beneficiare di due esterni più concentrati sulla fase di ripiegamento. Widmer ed Armero hanno convinto nelle loro vesti di terzini classici. Sono più attenti a non commettere sbavature in difesa, anche se, per certi aspetti, hanno sacrificato la propria spinta in avanti.

Da sottolineare la definitiva rinascita di Felipe. Il difensore centrale ex Inter e Parma ha dimostrato di essere tornato sui suoi livelli. Preciso negli anticipi, sempre presente quando si tratta di svettare più in alto di tutti, esigente e carismatico con i compagni, è diventato un leader prezioso nel reparto arretrato e, più in generale, all’interno della squadra. Si sta riprendendo anche Danilo, dopo il burrascoso finale di stagione. Forse non correrà ancora buon sangue con parte della tifoseria, ma il brasiliano sembra più attento e meno falloso rispetto all’ultimo anno. Meno nervoso e più concentrato, vuole ribadire che la scelta di indossare quella fascia di capitano appartenuta a Di Natale non è stata sbagliata e che di lui ci si può fidare. I risultati gli danno ragione.

E non dobbiamo dimenticarci di Samir ed Angella. Il primo è stato costretto a fermarsi per un guaio muscolare, ma ha già messo in mostra un repertorio tecnico notevole, fatto di anticipi e chiusure azzeccate e tecnicamente ineccepibili. Il secondo è entrato a partita in corso contro la Roma ed ha potuto poco contro la corazzata di Spalletti. Avrà comunque le sue occasioni e dovrà farsi trovare pronto. La stagione è ancora lunga, ma l’Udinese non vuole disabituarsi a contare su una roccaforte solida ed inespugnabile. Del resto, imparare l’arte del non raccogliere continuamente la palla dalla rete è uno dei primi segreti per una stagione tranquilla.
 


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