Rivediamo Inter - Udinese al Var, Mariani insufficiente
A distanza di 24 ore dalla conclusione di Inter-Udinese è necessario fare chiarezza sulle decisioni dell'arbitro Mariani. Il giovane fischietto romano conduce una partita con tante piccole imperfezioni, dimostrando nel primi 45 minuti di non saper controllare la gara sotto l'aspetto nervoso (e ciò avrà dirette ripercussioni)
Sono due gli episodi degni di cronaca. Partiamo dal primo: al 28esimo minuto Barella dopo aver perso il possesso del pallone tenta di recuperarlo commettendo un'infrazione evidente nei confronti di de Paul. Il direttore di gara ammonisce giustamente il centrocampista italiano. Si tratta di un intervento scomposto, da classificare come imprudente e quindi meritevole di sanzione. Nello specifico, il cartellino rosso per il centrocampista interista non sarebbe stato opportuno. È vero che entra col piede a martello sullo stinco di De Paul ma è altrettanto vero che lo colpisce di striscio. Barella impatta la gamba del giocatore bianconero col tallone sinistro e non con la pianta del piede. Questione di pochi centimetri ma decisiva, tant'è vero che se la dinamica di gioco fosse stata l'ultima descritta, il rosso per l'ex cagliari sarebbe stato automatico.
Al minuto 33 l'episodio cruciale dell'anticipo di ieri: a pallone lontano De Paul e Candreva si scambiano opinioni poco gentili. È il neroazzurro il primo a provocare e a portare alla reazione l'argentino. Parliamoci chiaro, quella commessa da de Paul è un'ingenuità clamorosa, un gesto tanto istintivo quanto insensato che condanna l'udinese ai 10 uomini. Il colpo con la mano destra è secco e la sanzione comminata è sacrosanta.
Detto questo, la reazione di Candreva è sproporzionata e antisportiva: una sceneggiata in piena regola simile a quella di Piatek dopo il buffetto di Ekong.
Mariani qui sbaglia e l'errore è la mancata ammonizione per Candreva per provocazioni ripetute che non possono essere lasciate impunite.
Il neroazzurro sarà poi ammonito al minuto 77 per aver interrotto la corsa di Lasagna diretto a rete. Se Mariani avesse operato una gestione dei cartellini più oculata, si sarebbe trattato del secondo giallo. La squadra friulana avrebbe potuto giocare l'ultimo quarto d'ora in parità numerica e acciuffare il pareggio.