.

Rispetto sempre, paura mai. Questo il motto per fermare la Juventus

di Stefano Fabbro

Sulla carta non dovrebbe esserci partita tra la giovane ed inesperta formazione di Velazquez contro il carro armato juventino guidato da Massimiliano Allegri e in campo dal giocatore più forte del pianeta, Cristiano Ronaldo. Sembra quindi la classica partita senza storia, ma nel calcio, nulla è scritto e nulla vieta all'Udinese e ai suoi tifosi di crederci, perchè chi non crede nelle imprese domani può anche stare a casa. 
Il rispetto per la squadra che ha vinto sette scudetti consecutivi vien da sè, probabilmente anche le cosiddette riserve della Vecchia Signora vincerebbero il campionato di Serie A, ma i giovani friulani hanno fame dopo due sconfitte consecutive, soprattutto dopo il KO che ancora brucia in quel di Bologna ed ecco perchè domani alla Dacia Arena tireranno fuori gli artigli per fermare la capolista, senza paura, perchè chi ha paura a calcio non può giocare e tutti, giocatori, allenatore e tifosi dovranno unirsi e legarsi per tentare l'impresa, essere la prima squadra di questa stagione a fermare la Juventus. 
Dal punto di vista tattico Don Julio sembra sempre più intenzionato a rispolverare Antonin Barak nel ruolo di trequartista, assieme a De Paul alle spalle di Kevin Lasagna, spetterà a loro, insieme alle sgroppate di Fofana, far male alla Juventus che qualche spazio può lasciarlo e l'Udinese dovrà essere brava a sfruttarlo, stavolta però senza regalare nulla agli avversari, come successo contro la Lazio ad esempio, perchè se non hanno perdonato i biancocelesti figuriamoci la Juve. 
Ma il gusto di provare a fare l'impresa lo crea solo il pensiero di veder uscire dal nostro stadio, dalla nostra casa tutti quei falsi friulani a testa bassa, che domani riempiranno la Dacia Arena accomodandosi vicino ai veri friulani, quelli seri, quelli che al posto delle vittorie facili hanno scelto la sofferenza ma anche l'orgoglio di tifare la squadra della propria città e cara Udinese, stai tranquilla che domani i tuoi tifosi ti staranno vicina e trasformeranno lo stadio in un vero e proprio catino infernale, creando un'atmosfera ancora più infuocata rispetto alla mezz'ora finale vista contro la Lazio. 
Per tutti questi motivi crederci non è un diritto, ma un dovere, chi è senza speranze stia a casa, guai partire battuti, guai avere paura, serve un'impresa e l'Udinese ha tutte le armi per provare a farla, anche contro la squadra che da anni ammazza senza difficoltà questo campionato. FORZA UDINESE. 


Altre notizie