Questa Udinese non è più una sorpresa: contro l'Atalanta sfiorata l'apoteosi
L'Udinese di Sottil non è più una sorpresa, bensì una certezza della Serie A 2022-23. La truppa bianconera, impegnata in casa contro l'Atalanta da seconda contro la prima della classe, non ha affatto sfigurato, riuscendo a rimettere in piedi nell'ultima mezz'ora una partita che sembrava ormai già chiusa (0-2). Questo, anche grazie ai cambi del tecnico dei friulani, bravo a non arrendersi e mescolare le carte in gioco nonostante i due gol di scarto e i tanti errori dei suoi potessero far presagire la fine della favola.
Sono state proprio le sostituzioni, invece, a risvegliare l'Udinese dal torpore del primo tempo, tirando fuori la personalità, l'esperienza e soprattutto la qualità dei senatori come Deulofeu e Pereyra, strategici ai fini della rimonta. Il primo ha disegnato infatti un magistrale calcio di punizione dalla distanza al 67', con un pizzico di complicità da parte di Sportiello, mentre il secondo ha messo sulla testa di Nehuen Perez il pallone del 2-2 con una perfetta pennellata al 78'. Un uno-due micidiale, quello dell'Udinese, che nel finale ha addirittura sfiorato il colpo del 3-2 col neo-entrato Arslan.
"Sono molto soddisfatto, ai punti abbiamo fatto molto di più: Silvestri non ha fatto una parata ma il calcio è anche questo. Dovevamo essere più attenti nelle coperture e nelle diagonali, poi c'è stato il rigore, però contro un avversario molto forte abbiamo fatto una grandissima partita. Il pareggio è strameritato, nel finale li abbiamo chiusi lì. Peccato per l'ultima occasione, poteva essere l'apoteosi", è stata l'analisi dello stesso Sottil a fine partita.