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Post Udinese-Inter: ora il baratro è vicino

di Federico Mariani

Eccolo l’inferno. Ecco la paura. Ecco lo spettro della retrocessione. Mai come in questo momento appare come reale, concreto, tangibile. Tra l’Udinese ed il baratro c’è solamente un punto. Un’inezia apparentemente, ma pur sempre una piccola ancora di salvezza nel momento più cupo della recente storia bianconera. Vietato aggrapparsi a questa piccola sporgenza per pensare di scampare al precipizio. Perché per rimanere in Serie A servirà decisamente ben altro di quanto visto nelle prime uscite targate Tudor e nelle ultime apparizioni sotto la gestione di Massimo Oddo.

Se dovessimo basarci sulle sensazioni emerse dal campo, attualmente, è l’Udinese la squadra destinata a retrocedere. Inutile girarci troppo attorno. La Spal si sta impegnando alacremente, riuscendo perlomeno nel compito di superare il derelitto Benevento, impresa non riuscita ai bianconeri una settimana fa. Chievo Verona e Crotone si sono affrontati in uno scontro diretto incerto. L’hanno spuntata gli scaligeri, ma i calabresi non ne escono ridimensionati, grazie ad un carattere indomito. Il Cagliari si è arreso di fronte al cinismo della Roma, ma ha trovato grinta e volontà. Ingredienti che potrebbero sopperire in qualche modo alle evidenti lacune tecniche. Ieri, l’Udinese, invece, è affondata senza nemmeno opporre resistenza. Quattro gol subiti con un’arrendevolezza che non si spiega né con il blasone dell’avversario affrontato né con l’espulsione di Seko Fofana. I friulani non hanno un’anima. Impressionante la facilità con cui i nerazzurri sono riusciti a rifilare le loro stoccate senza incontrare resistenza. I bianconeri erano già consapevoli di non trovarsi in una situazione semplice, ma, nonostante ciò, non hanno accennato alcuna reazione. Gli sguardi persi e la lentezza di pensiero e di azione sono sconcertanti, specialmente a questo punto della stagione.

Ed ora? Ai tifosi friulani, encomiabili come sempre per il loro caloroso sostegno, non resta che aggrapparsi al calendario, sperando che il Cagliari, attualmente terzultimo, non faccia punti contro Fiorentina ed Atalanta, formazioni impegnate nella lotta per l’Europa League. Una speranza fondata dalla volontà delle avversarie dei sardi di ottenere un risultato brillante. Se i rossoblù dovessero incassare due sconfitte negli ultimi due turni di campionato renderebbero agevole la vita dei bianconeri. Non che l’Udinese non possa fare punti, almeno sulla carta. L’Hellas Verona già retrocesso ed il Bologna già salvo non rappresentano ostacoli insormontabili. Il vero problema sta proprio nei friulani, al momento in totale caduta libera. A prescindere da come finirà questa stagione servirà una rifondazione da cima a fondo. Sempre che ci sia l’effettiva volontà di cambiare, sognando fino in fondo di tornare ad essere una protagonista della Serie A.


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