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Post Lazio-Udinese: errori arbitrali ed attacco spuntato

di Federico Mariani

Un film già visto. L’Udinese vista all’Olimpico di Roma dimostra di non demeritare. Non manca l’impegno, la forza di volontà c’è tutta. La squadra ci crede, tenta in ogni modo di strappare almeno un pareggio. Lotta, si batte, ma alla fine esce a bocca asciutta. Stavolta, non per colpe proprie.

Il protagonista in negativo della giornata è il direttore di gara Pairetto, male assistito dall’addizionale di porta. Il rigore decisivo concesso ai biancocelesti è quantomeno discutibile. Più in generale non ha convinto la direzione del match, favorevole ad i padroni di casa, al di là del singolo episodio.

Guardando in casa Udinese ci sono alcuni aspetti su cui lavorare nelle prossime partite. Ancora una volta il sistema di gioco non sembra fluido. Manca velocità di esecuzione ed il ritmo non è sempre sufficientemente elevato per fare la differenza. Indubbiamente la fase difensiva risulta ben organizzata con l’intera squadra dietro alla linea della palla per creare densità. Tuttavia, manca qualcosa in avanti. L’Udinese si difende bene, ma fatica a pungere. Si può affermare che ci sia un fondo di verità nelle dichiarazioni dei due tecnici, Delneri ed Inzaghi, quando sostengono che l’avversario non abbia mai impensierito i rispettivi portieri. Contro la Lazio, i friulani non hanno mai subìto la pressione biancoceleste, ma non hanno mai impensierito la porta di Strakosha.

Un emblema della difficoltà dei bianconeri nell’aggredire la profondità e dello scarso feeling con il gol è Cyril Thereau. L’attaccante francese sta attraversando un periodo non semplice. La rete gli manca dalla sfida contro il Milan, ma in generale sembra opaco e poco convinto. Pochi movimenti per occupare gli spazi, pochissimi i guizzi degni del suo nome. Sembra decisamente un giocatore in una fase di involuzione. Chiaramente nel calcio basta pochissimo per cambiare l’inerzia e Thereau ha già dimostrato di poterlo fare a più riprese. Serve assolutamente una sterzata per dare un senso a questa seconda parte di stagione.
 


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