Pordenone, almeno la riconoscenza non manca!
Una partita, Pordenone-Crotone, che serviva solo a completare il calendario. Ci fosse stata l’ennesima sconfitta sarei stato qui a parlare di una squadra che fatica pure con la penultima (che però ha otto punti in più…), che continua a fare erroracci difensivi e non mantiene il punteggio sul pari nemmeno per un minuto di fila. Magari avrei parlato, per cambiare, degli svarioni del telecronista, che confonde Torrasi con Zammarini, Candellone con Butic e chiude la diretta subito dopo il fischio finale, dimenticandosi che doveva commentare anche il successivo riassunto del match, andato regolarmente in onda senza commento alcuno.
Per una volta, concentriamoci invece su un valore raro, la riconoscenza. Anche il Pordenone, anche sotto di due contro il Crotone e con bassissime speranze di ottenere qualcosa, al minuto 77 si sveglia e decide di rendere onore a due grandi come Bindi e Stefani. E allora Valietti, uno dei migliori anche prima dell’entrata delle due leggende, prende il palo permettendo a Butic di insaccare comodamente, e successivamente Pasa dimostra ancora di essere importante in regia trovando un corridoio fondamentale per liberare il tiro di Zammarini, che porta al definitivo pareggio.
L’importanza dei senatori, l’importanza di un portiere e di un difensore che hanno trascinato in B il Pordenone e che ora decidono di lasciare il calcio, quando il Pordenone tornerà in C. È anche in questo senso la fine di un’era e l’inizio di un nuovo percorso, con nuovi senatori che dovranno far ripartire questa squadra cancellando il fallimento di questa stagione. Certo un utilizzo maggiore del capitano forse avrebbe aiutato, tanto più in una difesa allo sbando come quella neroverde, e ricordando che in questi ultimi anni Stefani era sempre stato utilizzato nei momenti più importanti e delicati.
Ma ormai quel che è fatto è fatto. Due leggende se ne vanno, con la giusta riconoscenza da parte di pubblico e colleghi, e chiudono una storica parentesi in B del Pordenone. Cosa accadrà ora, nessuno lo sa. Intanto la trasferta di venerdì, contro un Lecce che ha dovuto rimandare la festa promozione (se ci sarà…), poi di nuovo in C, per ricominciare con un nuovo ciclo.