Poco gioco e squadra troppo altalenante: ecco gli errori di Iachini
L'Udinese cambia. Iachini saluta e viene esonerato dai friulani. Il tecnico bianconero paga, probabilmente, per tutti. Come avviene in questi casi, infatti, nonostante gli errori siano stati commessi dall'intera società, dalla dirgenza ai calciatori, compreso, ovviamente, il tecnico, è proprio quest'ultimo a pagare per tutti. La storia di Iachini a Udine, però, sembrava sin da subito non potesse durare molto. Già al momento del suo annuncio, parte della tifoseria aveva storto il naso. Poi le prime uscite amichevoli in cui la squadra aveva fatto vedere qualcosa di buono, prima che la sconfitta in Coppa Italia contro lo Spezia e il pesante ko contro la Roma alla prima di campionato facessero tornare le critiche. Alla squadra di Iachini è mancato il gioco. Troppo spesso, nonostante la qualità di gente come De Paul e dell'ultimo arrivato Kums, i bianconeri non hanno saputo costruire grandi azioni, affidandosi spesso alle disattenzioni avversarie. A Iachini va il merito di aver optato per il cambio di modulo, passando alla difesa a quattro e abbandonando quella a tre che tante soddisfazioni aveva regalato a Guidolin e molte meno ai suoi successori. Il problema della difesa bianconera, però, non è stato il modulo. I difensori hanno spesso avuto delle vere e proprie amnesie che hanno favorito i gol avversari o, molte volte, i miracoli di Karnezis. Iachini non ha saputo lavorare sulla testa dei suoi ragazzi. Psicologicamente, infatti, l'Udinese ha sempre subito il colpo dopo ogni gol avversario, perdendo la lucidità giusta per provare a riagguantare il match. La squadra è così risultata troppo spesso altalenante non solo tra una partita e l'altra, ma anche nel corso della stessa gara. Sono questi, quindi i principali errori commessi dall'ormai ex-tecnico bianconero che, inoltre, paga anche l'assenza nello spogliatoio del gruppo storico di senatori che c'era fino allo scorso anno. In un momento così delicato, con la squadra che ha totalizzato 7 punti in 7 gare, avere gente d'esperienza in campo e all'interno dello spogliatoio sarebbe stato fondamentale per qualsiasi tecnico.