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Penaranda: se ci sei, batti un colpo

di Stefano Fabbro

La cura Del Neri ha restituito fiducia e spazio a diversi giocatori. Tuttavia, uno che fatica ancora ad inserirsi nei dettami tattici del tecnico di Aquileia è sicuramente il venezuelano classe 1997 Adalberto Penaranda. Il giovane attaccante è arrivato a Udine dopo una Copa America da titolare con la “Vinotinto” e le sue qualità si sono subito intraviste, tant’è che già si azzardavano paragoni con Alexis Sanchez. Le premesse di una stagione da protagonista c’erano tutte, testimoniate dall’ottimo spezzone contro la Fiorentina in cui il venezuelano ha messo in mostra un dribbling e una velocità fuori dal comune. Lo stesso Iachini resta impressionato dalla personalità di questo ragazzo, infatti tre giorni dopo lo getta nella mischia dal primo minuto nella trasferta di Reggio Emilia. Purtroppo, il giovane 97 viene risucchiato dalla mediocrità generale della compagine bianconera e la sua prima da titolare in serie A dura appena 60 minuti. Non va di certo meglio la sua successiva apparizione, avvenuta in casa il 3 ottobre contro la Lazio, nella partita che ha segnato l’esonero di mister Iachini. Con Gigi Del Neri le cose non sono migliorate, anzi, tra problemi fisici e tattici, Penaranda sparisce dai radar del nuovo allenatore, venendo oltrepassato nelle gerarchie dal ritrovato Thereau e da Ryder Matos. Con l’avvicinamento del mercato di gennaio, sono arrivate addirittura notizie di un possibile ritorno in Spagna dell’attaccante ex Granada, subito smentite dal presidente Giampaolo Pozzo: “non abbiamo assolutamente parlato con il suo agente di un addio a gennaio, vogliamo che si affermi all’Udinese”. Oltre alla netta presa di posizione del presidente, durante la sosta sono arrivate le confortanti parole dell’allenatore friulano, il quale ha affermato di non essersi scordato di Penaranda e che presto il suo momento arriverà. La fiducia sulle potenzialità di questo ragazzo di certo non manca, né da parte della societa, né tantomeno dalla piazza. Ora sta a lui dimostrare di meritarsi una maglia, cercando di convincere l’ex allenatore di Verona e Genoa che il suo posto è ancora qui, in Friuli. Le occasioni non mancheranno, da qui a Natale l’Udinese sarà impegnata in un filotto di partite fondamentali contro squadre sicuramente alla portata dei bianconeri. Ci sarà bisogno di tutti per affrontare ogni gara al 100% e chissà che non sia proprio il giovane dai capelli d’oro a permettere all’Udinese di fare il definitivo salto di qualità, magari già da sabato sera, alla Dacia Arena, contro la formazione di Sarri.


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