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Palumbo, un azzurro-vichingo nel futuro dell'Udinese

di Redazione TuttoUdinese

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L'Udinese si prepara ad un match dal peso specifico già molto importante e dal coefficiente di difficoltà altrettanto elevato, mettendo nel mirino l'anticipo del questa sera contro la Roma, valido per il terzo turno della Serie A 2020/21. Dopo due sconfitte nelle prime due gare, contro Verona e Spezia, gli uomini di Gotti hanno bisogno di punti, da inseguire anche grazie a una iniezione di benzina verde nel motore.

Azzurro-vichingo - Già, perché nel k.o. contro lo Spezia dalle parte del Friuli si è aperta una finestra molto interessante sul futuro, con il debutto da titolare di Martin Palumbo. Un giovane un po' azzurro e un po' vichingo, visto che la carta d'identità e il sangue che gli scorre nelle vene sono divisi a metà tra Italia e Norvegia, terra che ha dato i natali alla madre e che ha visto nascere anche il classe 2002 che si sta mettendo in luce nelle giovanili bianconere. Dopo una ottima annata in Primavera 2, nel corso della quale ha trovato finalmente continuità dopo qualche fisiologico acciacco che gli ha tenuto una fastidiosa compagnia durante il percorso di crescita, Palumbo ha esordito in Serie A nell'ultima giornata della passata stagione, prima di essere lanciato a sorpresa da mister Gotti nell'undici titolare contro lo Spezia. Per Martin un'ora scarsa in campo, tenuto con buona personalità prima di lasciare spazio a Forestieri nel vano tentativo di acciuffare il pari. Un debutto dal 1' più che sufficiente, dato non scontato per un diciottenne alle prime armi.

Testa "internazionale" - Giocatore ancora in piena costruzione, che ha dimostrato di potersi sdoppiare in quasi tutti i ruoli del centrocampo, Palumbo è. un mancino naturale che possiede spiccate doti da palleggiatore. Visto all'opera prevalentemente da playmaker con la Primavera friulana, l'italo-norvegese può giocare anche come mezzala o da trequartista, posizione nella quale riesce a esaltare la propria capacità di esplorare tracce in verticale per gli inserimenti dei compagni. Le origini scandinave gli hanno permesso di misurarsi sia con la maglia azzurra che con quella delle Under norvegesi, in attesa della scelta definitiva da parte del ragazzo, dotandolo al tempo stesso di una mentalità "internazionale" che gli sta permettendo di emergere in campo e sui banchi di scuola, un doppio impegno che Martin riesce a conciliare con buoni risultati. L'esordio da titolare ha rappresentato un passaggio ulteriore verso il sogno di diventare un calciatore di alto livello. Un obiettivo che pare alla portata del ragazzo che "batte bandiera" tricolore e norvegese, in attesa di sciogliere definitivamente le riserve sulla sua appartenenza calcistica.


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