Oddo e Lapadula: il maestro ritrova l'allievo
Il pupillo contro il Maestro. Sul campo suggestivo di Marassi, Massimo Oddo trova sulla sua strada il Genoa di Gianluca Lapadula. Sarà un dolce ritrovarsi fuori dal terreno di gioco, una riunione piacevole in ricordo della miglior stagione di entrambi. A tutti e due verrà sicuramente in mente il Pescara 2015/16, la squadra della promozione dalla Serie B alla massima categoria. Una soddisfazione per il popolo abruzzese, il turning point da allenatore per Oddo e da calciatore per Lapadula. Il tecnico si rifece dalla cocente delusione della stagione precedente, quando il Bologna ed i legni della traversa del Dall’Ara stopparono il suo sogno di promozione. Salire in Serie A attraverso un gioco propositivo e divertente diede credibilità e blasone al campione del mondo 2006. Una tappa fondamentale per la sua vita sportiva, senza la quale non ci sarebbe stata l’esperienza ad Udine.
Lapadula, prima di Pescara, aveva girato diversi club come Parma, Cesena e Frosinone, senza mai trovare la propria dimensione. In Abruzzo, con Oddo a guidarlo dalla panchina, è letteralmente esploso. In 40 partite sono arrivati 27 gol. Una media straordinaria. Reti avvenute in ogni modo possibile, da grande attaccante. Non è un caso se le sue prestazioni sono state così straordinarie da convincere il Milan ad acquistarlo. Con i rossoneri, il suo cammino non è stato altrettanto esaltante ed ora Genova diventa un’esperienza importante per risollevarsi.
Curiosamente, la sfida di domani diventa un crocevia importante per le stagioni di entrambi. Oddo vuole vincere per riprendere l’assalto alla zona Europa. Lapadula cerca il gol per crescere ancora e dimostrare di meritarsi una volta di più la Serie A. Obiettivi diversi per situazioni diametralmente opposte. I loro destini si incroceranno nuovamente, dopo essersi sfiorati ad un certo punto, quando l’Udinese fu tentata dall’idea di riunire la strana coppia. Un sogno durato poco. I bianconeri, domani, sperano di non pentirsene.