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Nicola inizia il suo percorso, la Roma è un rebus, una partita che si presenta come un'incognita

di Davide Marchiol

Fare pronostici sulla partita di oggi risulta veramente complicato. Capiamoci, è ovvio che, guardando semplicemente a profondità e qualità della rosa, la bilancia penda a favore chiaramente della Roma, ma è una sfida che presenta in realtà tantissime incognite. L'Udinese infatti deve reagire, per forza, e non si intende soltanto a livello di creazione della manovra, contro l'Empoli si è prodotto (senza raccogliere) forse anche troppo. Tutti, dai tifosi agli addetti ai lavori, vogliono rivedere quell'aggressività che aveva permesso ai bianconeri di ottenere punti nelle prime giornate, pur segnando poco. Attenzione elevatissima e pochi gol, ma decisivi. Solo così si potrà andare oltre all'appannamento di alcuni singoli come Lasagna o Fofana. Nicola ha promesso compattezza e voglia di fare il risultato, proprio quello che sta mancando alle zebrette. Inoltre i giocatori dovranno rispondere al cambio di allenatore, l'ottavo. Nessun calciatore ha vissuto tutti i cambi, ma è un dato che farebbe rabbrividire qualsiasi professionista.

Dall'altra parte la Roma, squadra capace di polverizzare la Lazio nel derby con un 3-1 senza storia, per poi perdere in casa contro la SPAL che lotta per fare un campionato dignitoso, ma che comunque rientra nella lotta salvezza, visto che i ferraresi sono a quattro punti di distanza proprio dall'Udinese, attualmente terz'ultima. Di Francesco ha dei giocatori che sembrano un po' difficili da interpretare. Dzeko verrà preservato per il Real Madrid, ci sarà Schick, pagato 40 milioni, che si accende talvolta all'improvviso, per poi magari restare nel "sonno" per ottanta minuti. Non ci saranno Perotti, Manolas e De Rossi, tre perni, con invece a disposizione calciatori dal grandissimo talento, come Kluivert e Cristante, ma che tendono a metterlo in mostra solo in certe occasioni. I grandi talenti dei giallorossi si metteranno in moto? O assisteremo a un altra prestazione opaca? Perchè, se si dovesse verificare la seconda opzione, allora l'Udinese, scossa da Nicola, potrebbe sorprendere, a dispetto di un pronostico che, valutando le due squadre, sembra invece già scritto.

L'ex tecnico del Crotone sembra orientato a confermare il 3-5-2. In conferenza stampa ha parlato di 2-3 concetti nuovi applicati in allenamento e che si aspetta di vedere oggi, visto che modificare una filosofia di gioco già consolidata era impossibile. Sul quali siano ovviamente massimo riserbo, per non avvantaggiare l'avversario, ma le esclusioni eccellenti non sono da escludere, viste anche le partite delle Nazionali. Azzardare una probabile formazione è complicato, in corsa potrebbe essere usato il 4-4-2, altro modulo caro a Nicola, per essere più compatti, quindi sulle fasce Stryger Larsen e ter Avest per ora non dovrebbero essere toccati. In mezzo un grande punto di domanda. A Crotone Mandragora con il tecnico faceva il play classico, ma manca Barak, quindi gioco forza Behrami sembra essere sicuro di una maglia da titolare, con ai fianchi l'ex Juventus e Fofana, a meno che non venga accentrato Pussetto, allora si potrebbero riscrivere gerarchie e ruoli. Dietro poche scelte, Samir, Troost-Ekong e Nuytinck hanno poche alternative. In avanti attenzione, il mister ha speso belle parole per Vizeu, mentre ha detto che alcuni Nazionali vanno valutati e gli attaccanti sono proprio quelli rientrati più tardi, visto che Lasagna, De Paul e Machis sono tornati in gruppo solo giovedì. Una partita, tante incognite, Udinese-Roma è tutta da scrivere.


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