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Molina: "Grazie all'Udinese sono sbocciato"

di Stefano Pontoni
Nahuel Molina è tornato sulla sfida di ieri ai microfoni della tv ufficiale del club: "Un punto è sempre buono però a mio avviso potevamo farne anche tre. Abbiamo giocato una bella partita, siamo rimasti con l’amaro in bocca. Adesso dobbiamo concentrarci e pensare alla gara di venerdì contro il Milan. Ci sono sempre delle cose da migliorare. Anche dopo la vittoria contro il Torino sentivamo il bisogno di migliorare. Abbiamo perso la gara contro il Verona, un peccato perché abbiamo fatto diverse cose in attacco. Non è stata la partita che volevamo ma a mio avviso il percorso che la squadra sta facendo si vede. La traversa? Il mio unico pensiero era quello di tirare in porta il più forte possibile".

L'argentino, poi, ha ripercorso le tappe principali della sua carriera in bianconero: "Quando sono arrivato a Udine De Paul mi ha preso sotto la sua ala. In allenamento mi metteva pressione per migliorarmi. Anche Juan, Tucu e Nacho sono stati indispensabili. Per fortuna ho trovato tanti argentini che mi hanno aiutato. All’inizio dello scorso campionato non giocavo molto, poi ho iniziato a giocare sempre di più. È stato molto bello rivedere tutto quello che ho fatto in questo periodo a Udine. Nell’ultimo anno e mezzo sono successe tante cose tutte in fretta e non ho avuto tempo per realizzarle tutte. Vincere la Copa America è stato bellissimo. Quando sono venuto a conoscenza della proposta dell’Udinese ho accettato subito, a Udine sono sbocciato. Il calcio italiano è molto diverso da quello argentino e all’Udinese ho imparato tantissimo. Sono molto felice di essere qua. Grazie all’Udinese ho imparato ad essere più attento in tutte le fasi di gioco e questo mi ha permesso di fare il salto di qualità rispetto all’Argentina. Ad inizio campionato ho sentito un po’ tutto quello che ho vissuto, il mio fisico ha risentito dei viaggi intercontinentali per giocare con la Nazionale. Adesso sto meglio".

Sul futuro invece ha detto: "Voglio migliorare sempre per aiutare la squadra. Non so se mi vedo come difensore o come attaccante, so solo che voglio giocare sempre.


In chiusura un commento sulle sue prestazioni con la Nazionale argentina: "Non riesco a descrivere quello che è successo con la Nazionale, giocare con campioni come Messi è indescrivibile. Messi mi ha sorpreso come persona, ti mette a tuo agio e ti fa sentire normale. Questo discorso non vale solo per lui ma anche per tutti gli altri campioni che avevo sempre visto giocare dalla TV".

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