Lucca e l’Udinese: la fine di una storia caratterizzata da 23 gol, tanta personalità e qualche episodio evitabile
L’ufficialità è arrivata: Lorenzo Lucca è un nuovo giocatore del Napoli e lascia l’Udinese dopo due stagioni. Un periodo nel quale il centravanti ha messo in mostra tutte le sue qualità, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale. Quello che è evidente, però, è che Lucca a Udine ha fatto la differenza e ha lasciato il segno a modo suo, e non solo grazie ai gol realizzati.
Arrivato in punta di piedi nell’estate 2023 dopo l’esperienza negativa con l’Ajax, dove non riuscì a trovare lo spazio desiderato e fece ritorno in Italia, con i colori bianconeri. Alla sua prima annata da giocatore dei friulani riuscì a essere decisivo soprattutto nel finale di stagione, quando mise a segno una rete di fondamentale importanza a Lecce e regalò l’assist vincente per il guizzo di Davis a Frosinone, che permise alla squadra allora allenata da Cannavaro di raggiungere una salvezza che sembrava irraggiungibile solo a poche settimane dalla fine. Il bottino fu di 9 reti e 4 assist, considerando tutte le competizioni.
Con l’arrivo di Runjaic, c’è stato un cambio di marcia sia a livello di collettivo che a livello individuale, dove molti giocatori sono riusciti a esprimere a pieno tutto il loro talento. Uno di questi è stato proprio Lucca, che ha raggiunto la doppia cifra di gol in Serie A per la prima volta in carriera, arrivando addirittura a quota 12 e contribuendo in maniera importante a raggiungere la salvezza con dieci giornate di anticipo. La sua capacità di essere decisivo in area di rigore ha fatto la differenza, tanto che sono stati ben cinque i gol di testa messi a segno in campionato.
Ma non è l’unica statistica nella quale il classe 2000 ha primeggiato. Dal suo arrivo a Udine, è stato il giocatore più giovane a segnare almeno 20 gol in Serie A ed è uno dei quattro giocatori italiani ad aver centrato lo stesso bottino in campionato. Questo ha portato anche alla convocazione in Nazionale maggiore, con la quale è avvenuto l’esordio proprio nel suo Bluenergy Stadium, nella gara contro l’Israele del 14 ottobre 2024. Ora è stabilmente nell’elenco dei convocati e non potrebbe essere altrimenti, soprattutto perchè sarebbe sbagliato non inserirlo nei primi 2/3 centravanti più decisivi del nostro Paese, anche visto le sue caratteristiche da bomber d’area.
Ma nelle 75 partite disputate con la maglia bianconera, ci sono stati anche dei momenti in cui Lucca ha avuto un comportamento che avrebbe potuto evitare. Uno su tutti l’episodio del calcio di rigore di Lecce, dove si prese il pallone e decise di andare dal dischetto ignorando le esclamazioni dei compagni di squadra, che gli ricordavano che il rigorista designato è Thauvin. Un momento che, però, è stato superato brillantemente sia grazie all’ottima gestione di Runjaic e Inler e sia perchè il club friulano ha fatto in modo che non nascesse una polemica nazionale.
In conclusione, l’esperienza di Lucca all’Udinese è stata ampiamente positiva, motivo per il quale la squadra Campione d’Italia ha deciso di investire e di puntare su di lui. Agli ordini di Conte saprà sicuramente fare un ulteriore step di crescita e potrà finalmente entrare nel calcio che conta, la Champions League.