Leader e match winner: Behrami simbolo di questa Udinese
Si è sempre parlato dell'importanza tattica di un giocatore come Valon Behrami, arrivato anche lui a Udine sottotraccia, ma già sotto la gestione di Delneri lo svizzero è diventato da subito un elemento imprescindibile per tenere a guinzaglio i tantissimo giovani suoi compagni di reparto.
Nell'Udinese che volava a dicembre il ruolo dell'ex Napoli era fondamentale, filtro, grinta e cuore in mezzo al campo per proteggere la difesa e dirigere i movimenti dei vari Jankto, Barak e Fofana che gli giocavano attorno, ecco perchè un elemento di tale esperienza e caratura si è rilevato fondamentale anche per Massimo Oddo, la regia di Valon non sarà quella dei Pizarro o D'Agostino sia chiaro, ma per carattere e leadership lo svizzero non è davvero secondo a nessuno.
La sua assenza nelle ultime tre partite (Chievo, Spal e Lazio) si è fatta sentire tantissimo in casa bianconera, infatti nessuno tra Fofana, Balic ed Halfredsson ha saputo sostituire al meglio il leader del centrocampo bianconero, che al suo ritorno in campo nel catino infernale di Marassi, oltre a rivelarsi fondamentale tatticamente si è inventato anche il sinistro chirurgico che ha permesso ad un'Udinese battagliera di uscire con tre punti sporchi ma bellissimi da Genova, compattandosi e giocando da squadra vera anche nelle difficoltà causate dall'espulsione di Samir.
Fisicamente Behrami deve ancora recuperare al 100%, dopo un'ora di gioco infatti è stato sostituito, ma appena prima di uscire lo svizzero ha lasciato il segno decisivo sulla partita, regalando ai tifosi bianconeri tre punti che permettono a tutti di continuare a sognare.
Mister Oddo adesso spera di non perdere Behrami un'altra volta, soprattutto adesso che inizia un periodo duro e pieno di partite decisive in chiave Europa l'Udinese non può privarsi del suo leader tattico, che dal nulla ha deciso anche di tornare al gol dopo 8 anni a secco per consegnare tre punti vitali all'Udinese e ai suoi tifosi.