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L’abbiamo buttata via: anche contro la Samp punti persi

di Stefano Fabbro

Non bastavano le partite contro Parma, Brescia e Fiorentina, gare in cui la formazione bianconera ha letteralmente regalato vittorie e punti agli avversari unicamente per demeriti propri, a questa lista da ieri si aggiunge anche la sfida contro la Sampdoria di Claudio Ranieri, che si è ritrovata in mano tre punti senza neanche sapere come. 

L'Udinese ancora una volta fa e disfa, crea e distrugge tutto da sola, gioca un primo tempo molto intelligente e diligente, sbloccando la partita nel momento migliore. Squadra ben messa in campo da Gotti, la Samp è costretta a due cambi forzati, vantaggio, psicologicamente insomma la partita per i blucerchiati era praticamente compromessa. Un suicidio calcistico bianconero la rimette in partita: prima ci pensa Ekong con un fallo inutile all'ultimo secondo del primo tempo a regalare la punizione da cui nasce il pareggio di Gabbiadini, un gran gol che restituisce linfa ai padroni di casa e che cambia completamente la partita, ma non finisce qui, perché ci si mette anche Mato Jajalo a partecipare al festival dell'orrore, commettendo un fallo tattico assolutamente evitabile a centrocampo avendo già sul groppone un cartellino. Risultato? Udinese con un uomo in meno e costretta a difendersi per tutto il secondo tempo, quando in parità numerica avrebbe potuto creare ancora grattacapi alla Samp.

A tutto c'è un limite si dice, e invece no, l'Udinese riesce addirittura a completare il suo suicidio, stavolta è ancora Ekong a commettere un ingenuo fallo da rigore con Quagliarella girato di spalle e senza possibilità di rendersi pericoloso. Errore inaccettabile per un giocatore di una caratura del nigeriano, anche perché, in inferiorità numerica, i bianconeri stavano anche difendendo con ordine e solo un regalo avrebbe permesso alla Samp di vincere la partita. E così è stato. 

La rabbia e l'amarezza sono i protagonisti di questa giornata, non è possibile buttare via punti in questo modo, soprattutto alla vigilia di un calendario terribile, con Lazio, Napoli, Juve e Cagliari prima di Natale, partite in cui fare punti sulla carta sembra praticamente impossibile, specie se si continuano a fare regali natalizi agli avversari, sintomi di una squadra ancora immatura, che non riesce a cogliere l'importanza dei vari momenti del campionato. Anche portare a casa un pareggio in un campo difficile come quello di Marassi sarebbe stato moralmente utile in vista del calendario di ferro, ma niente da fare, l'Udinese ancora una volta ha deciso di complicarsi la vita da sola, e questa volta non sono questioni tecniche, questa volta la rabbia è doppia per errori che si potevano, anzi si dovevano, assolutamente evitare.


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