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La stagione di Duvan Zapata: talento inespresso da recuperare il prima possibile

di Federico Mariani

La potente torsione con colpo di testa con cui ha siglato il gol della salvezza resterà uno degli episodi più belli e significativi della storia di Duvan Zapata ad Udine. Il ragazzone colombiano è arrivato in Friuli dal Napoli con la formula del prestito, in un’operazione che rientrava nell’affare Allan. Fisico potente, tiro fulminante, cinismo sotto porta. Insomma, in estate c’era la sensazione che anche l’Udinese ci avesse guadagnato nell’operazione più lunga e contorta del mercato estivo. Questa impressione è stata confermata nel corso dell’avvio di campionato quando Duvan ha realizzato tre gol consecutivi contro Empoli, Milan e Bologna, rivelandosi forse l’arma più efficace a disposizione di Colantuono. Poi dall’infortunio muscolare (strappo al retto femorale) patito contro i felsinei, la stagione del forte centravanti colombiano è cambiata: è rientrato in campo solamente a gennaio, andando in gol contro il Carpi, nella partita che ha sancito l’inizio della fine sulla panchina friulana per Colantuono. Duvan ha faticato a ritrovarsi, pur lasciando il segno contro l’Empoli. Colantuono lo ha impiegato con il contagocce in alcuni casi mentre talvolta lo ha fatto giocare per grandi porzioni di gara. Spesso è stato alternato con Di Natale e Matos come partner d’attacco di Thereau. In diverse circostanze ha reso molto bene giocando come prima punta ed aprendo spazi importanti grazie al suo movimento. Tuttavia l’attaccante della prima parte di stagione è sembrato un lontano parente del Duvan lento e macchinoso ammirato nella parte conclusiva della gestione di Colantuono. Colpa sicuramente di un infortunio non smaltito nel migliore dei modi e di una squadra che in generale si è disunita, regredendo sempre di più.

Con l’arrivo di De Canio, il colombiano si è ritrovato ed è andato in gol contro Sassuolo, Fiorentina ed Atalanta, risultando importantissimo anche contro il Napoli, nella gara che probabilmente ha regalato quel vantaggio decisivo per la salvezza dell’Udinese. Certamente c’è ancora una certa differenza tra il Zapata di inizio stagione. Ultimamente le voci di un suo addio al Friuli paiono essere state definitivamente smentite. Dunque Maran o Pioli, i nomi più gettonati per il dopo De Canio, potranno iniziare a costruire il loro castello bianconero potendo contare anche sul forte colombiano. Il loro lavoro dovrà essere molto di più di una semplice disposizione tattica: è evidente che Duvan ha un grande potenziale inespresso, che, una volta sbloccato definitivamente, potrebbe essere un’arma micidiale per l’Udinese. Sarebbe un peccato non sfruttarlo e sarebbe una delusione vedere un talento del genere essere così maledettamente discontinuo.


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