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La GSA a Treviso per l’onore, per i tifosi e...

di Franco Canciani

E... Probabilmente basta. Ma intanto raggiungiamo trenta punti e il cinquanta per cento di vittorie matematicamente raggiunto, poi si vedrà il numerino sulla sinistra. Probabilmente il nove. Probabilmente.

Udine a Treviso contro la Dé Longhi capolista per continuare la striscia, per l’onore e perché al seguito un paio di centinaia di supporter bianchineri seguirà la squadra in una trasferta da un’oretta di macchina; per mostrare a sé stessa ed a noi che la striscia aperta di quattro vittorie non è casuale, per continuare a sognare la missione impossibile.

Al solito comunque l’infermeria pare piena; Traini dovrebbe rientrare ancorché acciaccato; a Zacchetti i minuti richiesti per far fiatare Fall, Ferro e Vanuzzo dovrebbero risultare possibili anche con un ginocchio in disordine; difficile il recupero di Dany-da-Tre, assenza pesante dato che il ventiseienne gemonese era in “tiro” agonistico sin dal derby nel quale si era ben guadagnato il nomignolo che gli abbiamo affibbiato.

Di fronte la TVB di coach Pilla, corpulento ferrarese che ricordo con affetto a Udine una quindicina d’anni fa. La compagine biancoblu, che divide con la Virtus Bologna la testa della classifica, avrà la possibilità vincendo di staccare i rivali guadagnandosi la migliore posizione e conseguentemente il fattore campo per l’imminente post-season; contro la lanciata GSA non potrà schierare il play Matteo Negri, ma rientrerà la guardia Andrea Saccaggi; difficile un arruolamento se non a “scartamento ridotto” del centro Tommaso Rinaldi e del ventinovenne virgulto di Arizona State, Jesse Perry.

All’andata, subito dopo Natale, andò come ci ricordiamo: Udine, reduce da una serie infinita di sconfitte, trionfò su Treviso dopo un inizio titubante; il ventello finale rappresentò la distanza corretta fra le due formazioni quel giorno, ma in valore assoluto fu veramente una giornata eccezionale per la GSA e pessima per i trevigiani, fra i quali unico a non arrendersi fu Fantinelli. Di quel Santo Stefano ricordiamo anche l’apprensione di tutti per il malore occorso a Stefano Pillastrini, che per fortuna si rivelò solo un eccesso di stress.

Stasera sarà diversa, completamente diversa: le due squadre arrivano a questa gara con motivazioni intatte, in cui resta da capire quale conterà di più: la solidità della franchigia di Vazzoler e Pittis, o la voglia di stupire di Veidman e soci?

Palla a due alle 20:30; dal PalaVerde Max Fontanini interverrà in alcune finestre all’interno della trasmissione di Udinese TV dedicata alla diretta di Napoli-Udinese; radiocronaca sulla pagina Facebook della società, www.facebook.com/apudine e aggiornamenti su www.tuttoudinese.it. Purtroppo per serie ragioni familiari non sarò il Vostro mai imparziale cronista dal palazzetto, ruolo che mi ritaglierò di nuovo sabato sera, 22 aprile, per la chiusura della regular season dal PalaLongobardi; il mio pensiero andrà alla squadra, al Settore D e a tutti i supporter che seguiranno le vicende dei bianchineri da casa e a chi, dividendosi fra amore per lo sport e doveri religiosi, darà fugaci occhiate allo smartphone mentre segue la veglia Pasquale.

Comunque vada, sarà un successo. Il mio personalissimo campionato è vinto: forse però Pedone, Micalich e coach Lino me lo vogliono far stravincere.


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