La delusione dei tifosi:"Non rinnoviamo l'abbonamento"
È inutile nasconderlo, fra i sostenitori bianconeri la delusione è tanta. Complice il mercato dell’Udinese in sordina, sul web iniziano a circolare le prime dichiarazioni di “ammutinamento”: per la prossima stagione una buona fetta del tifo bianconero non rinnoverà il proprio abbonamento. Un messaggio forte e chiaro per il Paron, convinto che basti uno stadio rimodernato e a misura di famiglia per fidelizzare lo zoccolo duro del tifo. Niente di più sbagliato. Il nuovo impianto non può e non deve essere il solo biglietto da visita per portare sempre più persone allo stadio. Forse di questi tempi non basterebbe nemmeno una campagna acquisti di giovani e vecchie promesse. All’Udinese di oggi manca qualcosa di più importante ed essenziale: la comunicazione. Non mettiamo in gioco il marketing e le altre infinite strategie commerciali che sicuramente saranno già sulle scrivanie di piazzale Argentina. Da recuperare c’è un rapporto che negli ultimi anni si è logorato, a suon di promesse non mantenute ed interessi spostati altrove. In fondo basterebbe poco. Basterebbe un po’ più di sincerità ed attenzione verso il proprio seguito, riflettendo seriamente sulle critiche che sono mosse da chi ha l’Udinese nel cuore. Non tutte sono infondate o lontane dalla realtà. Rinchiudersi nelle proprie certezze non ha mai portato nessuno a grandi risultati. Ammettere di aver sbagliato è, invece, il primo passo per ritornare ad essere un esempio per le altre realtà. Ma dopo servono tanti altri, piccoli, passi per riconquistare la fiducia di un popolo che si è sentito più volte tradito. Non è questione di gelosia per i successi dei cugini inglesi. Ma di centralità ed ambizione di un progetto che deve ricomprendere anche loro, i tifosi bianconeri del 1896.