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L'Udinese all'attacco: si può giocare con il tridente?

di Francesco Paissan

L’arrivo in extremis di Okaka all’ultimo giorno di mercato ha in pratica restituito per intero a Tudor l’attacco dello scorso finale di stagione, con la sola aggiunta di Nestorovski nel pacchetto offensivo. Il tecnico croato ha solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le diverse coppie d’attacco schierabili nel non tradito 3-5-2 di queste prime due giornate. La questione, tuttavia, può non fermarsi alla sola soluzione dei due attaccanti; ecco allora che si ritorna a parlare, come d’altronde già si è fatto lo scorso anno proprio dopo il primo arrivo di Okaka, di ‘tridente’.

La triplice minaccia di un modulo a tre punte non ha mai scalfito quelle che sono le convinzioni nel ‘dogma’ dell’attuale modulo. I giocatori a disposizione possono comunque adattarsi alla nuova disposizione, anche per loro naturali caratteristiche. Al centro dell’attacco figurerebbero Lasagna o lo stesso Okaka, difficilmente schierabili in posizioni differenti da quella maggiormente avanzata della prima punta. Lasagna, più dinamico e mobile, e Okaka, giocatore più fisico ma comunque in grado di svariare sul fronte d’attacco, possono dare allo stesso ruolo due interpretazioni diverse a seconda delle diverse necessità, anche, ovviamente, a gara in corso. Tale ruolo può anche essere ricoperto da Teodorczyk, sul quale però pesano le tante panchine alle quali è stato destinato.

Sugli esterni il discorso non può cambiare di molto rispetto allo scorso anno. Pussetto a destra e De Paul a sinistra giocherebbero in un ruolo per loro decisamente conosciuto. A mancare sarebbero le loro riserve, con il solo Nestorovski adattabile a sinistra per un ruolo in cui ha già giocato in carriera ma che, ovviamente, non può essergli naturale. L’occupazione argentina delle fasce non può, tuttavia, essere tralasciata così a cuor leggero viste le loro capacità tecniche e la loro rapidità anche di esecuzione che li renderebbe assolutamente compatibili sia con una prima punta come Lasagna o Okaka, sia con un centrocampo a tre con Jajalo al centro e Fofana e Mandragora ai lati, praticamente lo stesso rispetto al modulo attuale.

Un attacco a tre renderebbe l’Udinese proiettata ben più in avanti rispetto a quanto lo sia in questo momento. Un eventuale cambiamento tattico non può essere certamente qualcosa di immediato, soprattutto perché l’intera organizzazione di gioco, specialmente quella difensiva, andrebbe rivista completamente. Non escludiamo però una possibile ‘cavalcata’ di un modulo con tre punte in circostanze straordinarie. I giocatori a disposizione, in fin dei conti, sembrerebbero pure adatti a una tale conformazione in attacco.


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