Kevin Lasagna, poche luci e un posto in campo sempre meno certo
Non solo più brillante ma anche decisivo. Il Pussetto di domenica sembra aver fatto un salto di qualità che, speriamo vivamente, possa essere confermato nelle (difficilissime) prossime gare. Per un Pussetto che si prende le luci della ribalta, c’è un Lasagna che invece vede scendere sempre più le sue quotazioni per un posto dal 1’. Già da tempo si parlava del numero 15 dell’Udinese come di un giocatore involuto rispetto allo scorso anno, eppure dopo il buon finale contro il Torino una piccola luce si era riaccesa. 180 minuti dopo, tra i quali 90 anonimi contro il Chievo e altri 90 in panchina contro il Bologna la luce sembra essere saltata un’altra volta. L’immagine più triste è stata quella osservata nei minuti finali di domenica, quando Lasagna era già pronto a subentrare a dieci minuti dalla fine a quel Pussetto che invece ha realizzato il gol del vantaggio bianconero, bloccando di fatto la sostituzione. Lasagna, non più chiamato all’ingresso per qualche minuto, è rimasto in piedi in panchina a guardare una partita che avrebbe poi visto il suo ingresso soltanto all’88°.
Con tre riferimenti offensivi quali sono stati De Paul-Okaka-Pussetto in realtà le possibilità di gioco non sarebbero del tutto precluse, anche perché un giocatore con le caratteristiche di Kevin Lasagna potrebbe fare la differenza entrando a gara in corso. Certo, sarebbe sempre un ingresso a gara in corso e la questione sta tutta qui. Fino a oggi Nicola ha provato a fare rotazioni tra i tre attaccanti a disposizione, Okaka-Pussetto-Lasagna, escludendo dal discorso De Paul che in campo ci va quasi sempre. Pussetto ha dovuto guardare qualche gara dalla panchina perché gli è stato preferito Lasagna, il quale però non ha mai convinto davvero e l’ultimo suo gol risale alla gara persa contro l’Atalanta a inizio dicembre.
Il calcio e i calciatori vivono però di questi periodi, sia positivi che negativi e sta a loro e a chi li allena capire e trarre il massimo dagli stessi. In questo momento l’uomo in più dell’Udinese è Pussetto, così come, proprio a dicembre ma della stagione scorsa, fu Lasagna a scrivere numeri importanti, segnando sei reti nell’arco dell’intero mese. Nel sistema attuale e per il modo in cui gioca l’Udinese, Okaka non si può certo lasciare fermo a cuor leggero. De Paul, come già detto, sembra essere un’altra pedina fondamentale per Nicola. Resta dunque un gettone, un posto per Lasagna o Pussetto. La risposta al momento pare, purtroppo per Kevin, scontata ma nella lista delle cose da fare di Nicola deve esserci anche il recupero, soprattutto mentale, dell’ex Carpi.