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Jankto come Jankulosvki: una locomotiva dell'est pronta a riportare in alto l'Udinese

di Stefano Pontoni

In una squadra di calcio fondamentali sono gli attaccanti, coloro che hanno il compito di buttare dentro il pallone in rete, finalizzando l'azione. All'Udinese si è pensato molto a rinforzare il reparto avanzato, orfano del grande Di Natale. C'è però un'altra grande categoria invece che comprende quei calciatori che corrono su e giù per la fascia durante tutti i 90 minuti per rifornire di palloni i propri compagni, quella degli esterni. In questo ruolo, soprattutto a sinistra, lo scorso anno l'Udinese era carente. Quest'anno invece, grazie anche ad un'intuizione di mister Iachini, i bianconeri ne hanno trovato finalmente uno forte. 

Stiamo parlando di Jankto, un centrocampista moderno, rapido, molto abile nel dribbling e nella costruzione dell'azione offensiva. E' un mancino naturale, ha un sinistro chirurgico che gli consente di piazzare il pallone sotto la traversa o nel “sette”, anche se per la posizione che occupa in campo è più portato all'assist che alla conclusione. Quando gioca largo sulla fascia, sa fare bene la doppia fase.

Gli scout dell'Udinese lo hanno pescato nelle giovanili dello Slavia Praga, il secondo club più titolato della Repubblica Ceca e la passata stagione ad Ascoli ha trovato l'ambiente giusto per esplodere. Quest'anno è tornato in bianconero e ora sembra poter diventare il titolare della fascia sinistra. 

Jankto a noi tifosi friulani ricorda un altro grande esterno, ceco pure lui, che all'Udinese scrisse pagine importanti della sua carriera. Stiamo parlando di Marek Jankulovski, un ragazzo ceco con una grande dote nella corsa e nel servire ai propri compagni degli ottimi cross. Partito da Ostrava nel lontano 1987 con la squadra della propria città, il Banik. Club storico dell'allora Cecoslovacchia, terra natia di Zdenek Zeman. Il tecnico boemo nel 2000 viene scelto per guidare il Napoli e consiglia alla dirigenza partenopea questo rampante esterno sinistro. L'avventura del boemo si conclude dopo poche giornate ma Jankulovski nel giro di due anni si ritaglia ben 51 presenze condite da otto reti. Nel febbraio 2002, con il club partenopeo in piena lotta promozione, l'Udinese acquista il cartellino di Marek lasciandolo in Campania fino a giugno. Il Napoli non riesce a raggiungere la massima serie ma Jankulovski si guadagna il grande palcoscenico della tanto agognata Serie A. Ad Udine vivrà degli anni bellissimi, la Champions League raggiunta con Luciano Spalletti in panchina su tutte. Una banda perfetta costruita dall'attuale tecnico della Roma con calciatori come Pizarro, Di Natale, Iaquinta, Di Michele e lo stesso Jankulovski. In Friuli supererà le 100 presenze e senza farsi mancare il vizietto del gol, saranno 17 in tre anni.

Jantko, come Jankulovski, sulla fascia sembra non stancarsi mai, avanti e indietro, crossa e rientra. Mister Iachini lo sta apprezzando molto per il suo spirito di sacrificio ancor prima delle grandi doti tecniche.  Così lo era anche Jankulosvki. Quando Spalletti gli chiedeva di giocare ala o terzino per lui non faceva differenza, bastava dare tutto ed uscire da campo con la maglietta inzuppata di sudore.

Due locomotiva dell'est, una che ha segnato il passato dell'Udinese, l'altra pronta a riportarla in alto in futuro.


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