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Italia, Mancini: "Ho messo Lasagna e non Immobile perché lo reputo più forte di testa; ci servivano centimetri nei calci piazzati, sia in difesa che in attacco"

di Emanuele Calligaris
Fonte: RAI

Roberto Mancini, CT della Nazionale, ha rilasciato queste dichiarazioni ad Alessandro Antinelli (bordocampista della RAI) al termine del match vinto contro la Polonia.

- E' stato liberatorio l'abbraccio con Bernardeschi e Verratti dopo il gol?

- Non tanto perché è stata una partita che abbiamo dominato; dovevamo fare gol prima ed era ingiusto che finisse 0-0.

- La fotografia più bella è tutta la panchina che scatta in campo per esultare. Tutti volevano una vittoria che mancava da troppo tempo.

- Tutti i ragazzi stanno cercando di dare il massimo e so che è necessario del tempo. E' stata una buona vittoria frutto di un ottimo gioco: possiamo migliorare ancora molto.

- Netta superiorità nel possesso e sette chiare occasioni da gol sciupate. Una dopo l'altra, cosa pensava Mancini guardando la palla che non entrava?

- Pensavo che il calcio è questo: all'improvviso, all'ultimo minuto, fai un gol che meriti ampiamente, con una partita che però poteva finire anche 0-0 visto come stava andando da un po' di tempo.

- Aveva pensato di cambiare prima?

- No, perché i ragazzi stavano giocando benissimo e c'era poco da cambiare.

- L'inserimento di Lasagna e non di Immobile significa che non ci sono gerarchie in questa Nazionale?

- Abbiamo messo Lasagna perché era un giocatore fresco come Immobile ma al contempo più forte di testa. Ci serviva più pericolosità nel gioco aereo in attacco e anche centimetri in più in difesa.

- Oggi inizia una nuova storia?

- Una nuova storia era già iniziata. Nel calcio ci vuole tempo, non esistono i maghi.

- L'orgoglio di andare domani dal presidente della Repubblica portando una vittoria che mancava da tanto.

- L'orgoglio è già solo quello di andare dal Presidente della Repubblica, anche senza vittoria.


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