Ingelsson: "Ogni minuto che gioco per me è un bonus, sapevo che alla prima stagione non avrei avuto tanto spazio. Continuo a lavorare sodo"
Svante Ingelsson ha parlato della sua prima parte di stagione in italia al portale svenskafans.com. Queste alcune delle sue parole:
"Da quando è arrivato Oddo abbiamo perso solamente la prima partita contro il Napoli, poi le altre le abbiamo vinte tutte, a parte il pareggio con il Chievo.A volte capita quando cambi un allenatore, ma l'effetto del cambio in panchina è stato eccezionale, ora capiamo meglio cosa dobbiamo fare e il mister Oddo è stato bravissimo a trasmetterci e farci capire il suo modo di giocare. Ora siamo tutti consapevoli di ciò che dobbiamo fare".
"Un'altra differenza è nel cambio di modulo.Con Oddo giochiamo con una linea di centrocampo a 5, non più a 4, è stato un cambiamento adatto anche per la tipologia di team che siamo. Con questo nuovo modulo gli esterni possono spingere di più. I gol li abbiamo sempre segnati, il problema è che abbiamo anche concesso troppo. Ora invece abbiamo la fiducia e la consapevolezza di poter creare molte occasioni senza subire, la sensazione è che possiamo vincere ogni partita che giochiamo e questo ci ha dato moltissima fiducia".
"Ho giocato solo 2 partite finora, ma sono molto contento di come sta andando. Quando sono arrivato sapevo di non avere molte possibilità di giocare, quindi ogni minuto che gioco per me è un bonus. Ho ancora molto da imparare. Il mio unico pensiero è lavorare duro durante gli allenamenti".
"Il trasferimento all'Udinese questa estate? Sono stato sorpreso dalla rapidità della trattativa. Ho avuto dei contatti con altri club, ma le cose andavano per le lunghe, mentre invece l'Udinese ha mostrato un concreto interesse e ho accettato subito. Non ho idea di quali altre squadre mi abbiano cercato, quello lo sa il mio agente, io volevo solo sapere le squadre che avevano un vero e concreto interesse per me, come appunto l'Udinese".
"All'inizio è stata dura, ma ora mi sta ambientando e mi trovo bene. Se ho contatti con altri svedesi qui in Italia? Non molti, ho parlato con Marcus Rohdén quando siamo andati a giocare a Crotone, a Bologna ho incontrato Krafth ed Helander, ma non avevano molta voglia di parlare, visto che abbiamo vinto noi"