Ilenia racconta il suo Totò: "Ha sofferto un po' questo ultimo periodo. Domenica sarà speciale poi..."
Com'è Di Natale fuori dal campo? Ce lo siamo chiesti in molti. La moglie del campionissimo bianconero, Ilenia Betti, ha raccontato una parte di Totò che in pochi conoscono in una lunga intervista al rilasciata al Messaggero Veneto.
"È testardo, cocciuto e orgoglioso, tanto che anche se sbaglia, e lo sa, va comunque fino in fondo.Vere paure non credo ne abbia, ma è ansioso. In realtà lo sono anch’io e quando ci mettiamo entrambi è davvero un disastro. Le sue ansie riguardano soprattutto gli affari: se i conti delle sue attività non tornano per qualsiasi motivo va in tilt. Deve quadrare tutto come dice lui, è molto preciso e attento. Se è rilassato è uno spasso. Con lui tutto è divertimento, scherza, ride, canta, balla. Per me e per i bambini è straordinario. E poi è un papà stupendo, sempre presente, a cui piace stare con i figli. Va spesso a prenderli a scuola. Deve avere tutto sotto controllo, o se lo punzecchio e lo colpisco nel vivo, perché è orgoglioso. È un po’ “fumantino” come carattere, va saputo prendere".
Domenica sarà l'addio con l'Udinese. Una maglia vestita e amata per dodici anni. Sarà una festa in campo ma anche con un pizzico di amarezza: "Ha sofferto un po’ questo ultimo periodo. Tutto poteva essere gestito un pochino meglio, poi è arrivato anche l’infortunio... Se non si faceva male credo che qualche chance in più se la poteva giocare. Domenica sarà una giornata speciale".
Cosa farà poi Totò resta ancora un mistero: "Ci prendiamo un po’ di tempo e decideremo dopo l’estate. Mi sono raccomandata con Totò di non prendere decisioni affrettate. Abbiamo la fortuna di non avere fretta, la casa qui a Udine è di nostra proprietà, quindi possiamo rimanere in tranquillità senza il pensiero di doverla lasciare o di dover traslocare rapidamente. Sarà una valutazione che coinvolge tutta la famiglia, compresi Diletta e Filippo. È nostro figlio, in realtà, quello che ha pianto quando gli abbiamo detto che il papà avrebbe potuto smettere di giocare e che forse saremmo andati via, perché non vuole lasciare la scuola, gli amici... Quindi non escludiamo niente. Vedremo, potremmo anche rimanere".