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Il ritorno di De Paul... sì ma con che ruolo?

di Davide Marchiol

Ha fatto decisamente discutere la squalifica di tre giornate da De Paul, visto il modo abbastanza controverso con cui è arrivata e il mancato sconto di una giornata dopo il ricorso dell'Udinese. La sua assenza, inutile negarlo, si è sentita. In mezzo al campo il punto di riferimento era lui, quando i compagni non sapevano cosa fare la sfera era sua, stava poi a lui inventare qualcosa, perdendosi ogni tanto in dribbling inutili, ma dimostrando sempre quel piede educatissimo che diversi suoi compagni purtroppo non hanno. Dopo le partite con Brescia ed Hellas Verona sembrava che la sua presenza fosse imprescindibile, poi però è arrivata la gara contro il Bologna, una partita sporca ma vinta senza i numeri del diez, ma alla vecchia maniera, con un cross e un incornata di Stefano Okaka.

A questo punto il dubbio arriva subito: De Paul è fondamentale, ma dove lo mettiamo? Perchè in avanti ok contro la Fiorentina probabilmente toccherà a Lasagna e Pussetto con De Paul messo come al solito mezzala per cercare di buttarla sulla velocità e sul contropiede contro i viola, sperando di invertire la tradizione pesantemente negativa che aleggia sull'Udinese quando sbarca al Franchi, stadio che da più dieci anni regala solo dispiaceri, contro una viola che con Chiesa e Ribery sta mettendo in mostra un bel calcio.

Una riflessione può essere fatta con una coppia d'attacco più pura come quella composta da Okaka e Nestorovski oppure dal numero 7 e Lasagna. A quel punto avanzare Rodrigo e tentare un 3-4-1-2 potrebbe essere una di quelle fantasie che poi si trasformano in realtà. Il fatto è che il diez ha dimostrato che, se incasellato in un ruolo fisso, finisce col giocare col freno a mano tirato. Ecco perchè da mezzala o ala sinistra ha reso sempre meglio, perchè è libero di svariare, messo dietro le punte sarebbe forse ingabbiato. D'altro canto però con una coppia d'attacco pesante avere anche un giocatore molto offensivo in mezzo e poco propenso a rientrare efficacemente in difesa (basi ricordare il rigore causato la stagione scorsa col Parma come esempio) potrebbe sbilanciare troppo le zebrette, facendo completamente perdere un equilibrio ancora ben da trovare. Insomma, ora Tudor ha gli elementi migliori a disposizione, ma come li schiererà per ottenere il massimo da tutti? Questo il mestiere dell'allenatore.


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