Il punto sul mercato: la difesa
La difesa bianconera è stata nelle ultime due stagioni croce e delizia delle compagini guidate da Stramaccioni prima e da Colantuono poi, includendo anche la breve esperienza con De Canio nel finale di quest'ultima stagione.
Partiamo dalla porta: aspettando la maturazione di Meret, ceduto in prestito alla Spal, Karnezis non vede neanche lontanamente in pericolo la propria titolarità tra i pali, come è giusto che sia. D'altronde, nel disastroso campionato appena conclusosi, il greco è stato uno dei pochi a salvarsi e a salvare la squadra da figure ben peggiori di quelle raccolte, quindi la speranza per quest'anno è che anche gli uomini davanti a lui contribuiscano alla causa. Dietro di lui nelle gerarchie, salvo sorprese degli ultimi giorni di mercato, dovrebbe partire Scuffet, di rientro dall'esperienza al Como dove ha collezionato un totale di 35 presenze, delle quali 4 concluse a rete inviolata. Terzo portiere, ceduto Romo, sarà Samuele Perisan, classe '97 autore di un'ottima stagione nel campionato primavera (girone B), dove su 36 presenze totali ben 11 volte è riuscito a non subire gol. Un reparto quindi che può essere definito affidabile, con il giusto mix di giovani e di esperienza che tanto viene definito nel calcio moderno come uno dei pilastri per ottenere dei risultati.
Passiamo alla linea di difesa. Il girone di andata della gestione Stramaccioni aveva posto sugli scudi gli interpreti del ruolo, con Heurtaux e Danilo a formare un solido baluardo in grado di conquistarsi le lodi degli addetti ai lavori. Widmer era riuscito con le sue prestazioni a ottenere la nomina di "nuovo Lichtsteiner", attirando su di sè l'interesse delle big del campionato, e anche l'inserimento di Iván Piris sembrava essersi rivelato una scommessa vincente. Con il passaggio alla difesa a tre l'entusiasmo però è andato presto scemando: Danilo, Heurtaux e Piris non erano più gli stessi giocatori ammirati fin poco tempo prima. Incertezze, disattenzioni, poco agonismo della retroguardia hanno inciso pesantemente nel bilancio bianconero della stagione 2015/16. Heurtaux ha patito oltremodo un infortunio che l'ha tenuto a lungo fuori dal campo e che ha minato in misura considerevole la sua condizione, al punto che la sua permanenza non è per niente scontata. Per sostituirlo, si fa spazio il nome di Rossettini dal Bologna, che comporterebbe un esborso contenuto e aggiungerebbe un giocatore di sicura esperienza al reparto. Esperienza come quella di Danilo e Felipe: i due brasiliani, al centro di un contenzioso da parte dei tifosi che vorrebbero togliere la fascia di capitano al primo per consegnarla al secondo, dovrebbero essere i due titolari che completeranno la linea difensiva di tre uomini schierata da Iachini. Il condizionale è d'obbligo perchè, ceduto Piris al Monterrey, sono arrivati due giocatori che hanno le carte in regola per scalare le gerarchie del mister: Angella, di rientro dopo l'esperienza al Watford, e Samir, sbarcato in Italia a gennaio e girato subito in prestito all'Hellas Verona. Nelle prime uscite di questa nuova Udinese, i due hanno sfoderato prestazioni da applausi, con il primo abile a guidare il reparto, dimostrando non poca intesa con i compagni e doti da leader che spesso nel recente passato sono mancate, mentre il secondo ha stupito per la sua concentrazione e le sue doti di anticipo, unite a un piede educato che potrebbe rivelarsi un'arma importante in fase di impostazione dell'azione. Altro arrivo, dal Granada, è quello di Yrondu Musavu-King: difficile però che il giocatore riesca, perlomeno nella prima fase della stagione, a superare nelle preferenze i compagni di reparto, a causa di un infortunio che ne sta condizionando lo stato di forma. Ultimo nome, ma non in ordine di importanza, quello di Molla Wague, visto più volte in campo con Colantuono, alternando prestazioni meno convincenti ad altre di grinta e carattere, in un crescendo che giustifica il crescente minutaggio concessogli dall'allenatore. Anche lui però al momento è fermo per un infortunio alla spalla.
Per concludere, la difesa sembra poter guardare con fiducia a questo campionato che si sta avvicinando a grandi passi. Il lavoroè a buon punto ma non è ancora completo e tra i nomi per ampliare la lista a disposizione dell'allenatore spicca quello del portoghese Josué Sá, 24enne in forza al Vitória Guimarães che ha ben figurato in Liga NOS. In uscita Bubnjić, sul quale sono forti Ascoli e Perugia. La strada tracciata potrebbe essere quella giusta, data l'intenzione di puntare su uno zoccolo duro affermatosi e affiatatosi nel corso degli anni, al quale aggiungere nuovi elementi di sicuro valore e che fin qui hanno mostrato di sapersi integrare a dovere in un reparto che in Italia è storicamente fondamentale per raggiungere traguardi ambiziosi.