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Gsa, è un debutto di fuoco al Carnera!

di Franco Canciani

Già: i calendari di A2, usciti oggi, dicono che l’A.P.U. deve iniziare dove finì l’anno passato.

Al Carnera, al debutto in campionato, scenderà infatti la Fortitudo 103 di coach Boniciolli e del team manager Marco Carraretto, già a Udine in maglia Snaidero.

Poche storie: se, come penso, Udine deve puntare ad entrare nella top-4, affrontare subito una diretta concorrente è un banco di prova impegnativo, mai preoccupante. I felsinei si stanno rinforzando, eccome: hanno riportato a casa il giovane della cantera Matteo Chillo (la stagione passata a Rieti); già firmati Amici da Mantova e Giovanni Pini, rilasciato dalla Scaligera (come Portannese); nuovo americano è Demetri Mc Camey, virgulto di Illinois il quale dopo un inizio mediterraneo (Turchia, Israele) ha cercato l’ingresso in NBA attraverso la Development League, girando una mezza dozzina di squadre satellite senza fortuna. Aricchisce infine il roster l’esperienza del veterano Robert Fultz, uno dei tanti trànsfughi da Roseto. A proposito di Roseto: assieme al trentacinquenne figlio della “V nera” John, appaiono accasati altrove anche Valerio Amoroso (Montegranaro), il bravissimo Adam Smith (Chalon sur Saone), Sherrod (Scafati); soprattutto il vulcanico presidente Cimorosi ha fatto un passo indietro, dimettendosi e lasciando gli Sharks con un roster ancora indecifrabile (accanto al confermato Casagrande, solo Lupusor e Contento assieme a qualche under). Udine scenderà in Abruzzo il 22 ottobre per la quarta di campionato, vedremo chi vestirà i colori degli Sharks.

È decisamente prematuro pensare oggi agli incontri (che inizieranno fra oltre due mesi), ma possiamo già vederli in fila: Mantova alla seconda; Ravenna a Udine alla terza, poi come detto trasferte a Roseto e Orzinuovi per una riedizione dell’epico scontro che accese il girone B della serie cadetta, due anni fa; poi d’un fiato Ferrara, Verona, Jesi, Piacenza, Forlì. Treviso al Carnera all’undicesima, poi Cremona (col punto di domanda del ripescaggio in A1) e Montegranaro prima del derby contro l’Alma, alla sera del 29 dicembre. Si chiude contro Imola.

Due mesi: un’eternità. Ma sono già in modalità agonistica: quest’anno la GSA parte con l’esperienza maturata l’anno passato, ma soprattutto un roster assolutamente migliorato. Grande rispetto per il corsaro Manuel Vanuzzo (a proposito, un abbraccio forte ed un augurio sincero al capitano, impegnato in una nuova avventura con Sestu: non a caso il nome della squadra dell’hinterland cagliaritano èPirates...), per Castelli e per chi quest’anno non ci sarà: gente come Andy Benevelli, Tommy Raspino apporta al gruppo entusiasmo, classe, esperienza e sostanza; Checcuzzo Pellegrino, poi, è uno dei centri italiani più determinanti del girone (oltre ad essere uno dei miei preferiti come scrissi ormai mesi e mesi fa); incognita potrebbe essere il suo ginocchio, ed ecco il vecchio bucaniere Chris Mortellaro pronto all’uso.

Della vecchia guardia, detto che Rain Veideman è stata una scoperta felicissima, attendiamo la crescita di Diop e Nobile, quando specialmente dal primo si attendono risposte importanti. Capitan Pinton e Miki Ferrari assicureranno la solita solidità; attendo di sapere chi, fra i vari Truccolo, Zacchetti, Dany-da-tre e Traini verrà confermato (non ho notizie in tal senso, ma temo siano tutti in uscita) così come quale altro “under” Micalich affiancherà a Diop dopo che il prospetto Oxilia si è accasato a Piacenza. Infine Teejay Price: la guardia di St. Tammany, profondo sud americano nella Louisiana, dopo una partenza non brillante a Lilla in uscita dall’università (come scrivevamo è un Hilltopper di West ‘Tucky) ha cercato invano, un posto al sole passando per i summer drafts di Las Vegas ed Orlando; quest’anno vi ha rinunciato e, mi dicono fonti vicine all’entourage dei Magic, ha deciso di accettare le avances del GM Micalich presentandosi al raduno carico come una molla.

Qualcuno mi ha rimproverato un eccesso di entusiasmo, pari a quello che nutrii l’anno passato per il barbuto del Michigan, Tyler Laser, divenuto poi un amico personale e cui faccio i migliori auguri per la nuova avventura in Romania, nelle fila dell’Atlassib Sibiu che parteciperà all’Euroleague: probabilmente questi hanno ragione. Quindi? Io mi sono guardate alcune gare disputate da Price nell’Erie, e ne ho apprezzato la fisicità e la personalità. Non traggo alcun giovamento dal pensare che andrà “male” per poi consolarmi dicendomi che l’avevo detto; amo troppo questo sport e potrei parlare per giorni della bellezza di alcune immagini, come Isaiah Thomas abbracciato alle anche di un LeBron proteso a canestro... 

La pallalcesto è e deve essere entusiasmo, partecipazione, rispetto: ma soprattutto gioia. Se poi Price si rivelerà inadeguato, come ho fatto all’epoca del taglio di Delegal ammetterò di essere solamente un povero stolto. Un illuso. Un malato di questo sport: e, sappiatelo, non ho intenzione alcuna di guarire. Né di cambiare.


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