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Gli effetti collaterali della difesa a quattro: Widmer costretto a spingere di meno?

di Francesco Digilio

Dopo tanti anni, l'Udinese sembra possa abbandonare la difesa a quattro che ha regalato grandi gioie a mister Guidolin, ma lo stesso non si può dire per i suoi successori, Stramaccioni e Colantuono. Beppe Iachini ha deciso di puntare sulla difesa a quattro che ieri ha dimostrato grande solidità, concedendo poco all'attacco del Milan, che come punta del tridente aveva Carlos Bacca, autore di tre gol nella prima giornata di campionato, proprio a San Siro. La difesa bianconera ha retto bene, grazie all'ottimo lavoro di Danilo e Felipe al centro, mentre a sinistra Armero, dopo aver sofferto un po', ha poi preso le misure a Suso. A destra, invece, Silvan Widmer ha sin da subito vinto il duello con Bonaventura. Lo svizzero si è visto per un paio di buone diagonali difensive, ma è stato meno presente del solito in fase offensiva. Sicuramente, tale situazione è legata al cambio di modulo. Se schierato come esterno di centrocampo nel 3-5-2, Widmer ha molte più possibilità di arrivare al cross, mentre con la difesa a quattro deve stare attento a non sbilanciarsi troppo per non lasciare la squadra in inferiorità numerica in caso di ripartenza. Da quando è a Udine, Widmer ha sempre giocato come laterale di centrocampo e sicuramente ci vorrà un po' di tempo affinché si adegui al ruolo di terzino e torni a fare al meglio la doppia fase. Intanto, però, Iachini può godersi comunque la buona prestazione del ragazzo che, probabilmente, è stato costretto a spingere meno anche per far fronte allo schieramento degli avversari, che Montella ha disposto in campo con il suo solito 4-3-3. Già domenica, contro il Chievo, che probabilmente attaccherà meno rispetto ai rossoneri, Widmer avrà maggiore licenza di attaccare e fare male alla retroguardia avversaria con i suoi cross.


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