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Gli americani posano gli occhi sul gioiello Udinese, ma i Pozzo ad oggi non intendono mollare

di Davide Marchiol

A circa sei anni di distanza dai rumor che davano l'Udinese in ottica holding della Red Bull, ecco che si torna a parlare nuovamente della possibilità di un passaggio di mano direttamente nei vertici bianconeri. E' di questa mattina la notizia da parte del Sole 24 Ore (e che ha trovato più di qualche conferma) di un interessamento verso il Friuli da parte di un gruppo americano (l'ennesimo per quanto concerne la Serie A). Più nello specifico si tratta una Spac, cioè una Special purpose acquisition company, in cui sarebbe coinvolto anche 890 Fifth Avenue Partners Llc, un gruppo finanziario newyorkese specializzato in media e sport, che nello scorso maggio ha stretto una partnership con la Spac Group Nine Acquisition Corp.

Una trattativa però che sarebbe in fase molto embrionale, senza che si parli ancora neanche di una valutazione complessiva per una vendita da parte dei Pozzo. L'Udinese dalla sua ha dei punti di forza importanti sul tavolo, come per esempio lo stadio di proprietà, uno dei pochi in Italia. A pesare può essere il bilancio in rosso per quanto riguarda l'ultimo biennio, una situazione che ha accomunato però sostanzialmente tutti i club del mondo viste le perdite dovute alla pandemia e la società è già al lavoro per tornare su quei binari virtuosi che avevano permesso ai bianconeri (almeno fino al 2019) di essere tra i pochi con i conti sempre in ordine.

Difficile dunque pensare che l'affare possa andare in porto, l'intenzione della famiglia Pozzo è quella di andare avanti nella gestione del proprio gioiello. In particolare il paròn Giampaolo Pozzo considera, da quando è alla guida, l'Udinese una sua creatura. Servirebbe dunque una proposta veramente importante e completa per passare clamorosamente dall'ottima conduzione familiare degli ultimi decenni ad una gruppo, probabile che il tutto si concluda con una fumata nera, come accadde nel 2016/17 con Red Bull.


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