Genoa-Udinese, dove la crisi ebbe inizio
Si torna al punto di partenza. Il 22 febbraio 2016 il Genoa superava in casa l’Udinese, ponendo le basi per la propria salvezza ed inaugurando la crisi dei friulani. Quel giorno, i bianconeri subirono la rimonta del Grifone, dopo la rete iniziale di Alì Adnan. Cerci su rigore e Laxalt misero a nudo i difetti della squadra allora allenata da Stefano Colantuono. Come se non bastasse, Di Natale si fece parare un penalty da Perin, dopo essere entrato a partita in corso. Il post gara fu piuttosto burrascoso, con volti tesi e le voci di una discussione nemmeno troppo pacata tra il tecnico ed il capitano. Da quel match, la crisi dell’Udinese esplose in tutta la sua evidenza. Colantuono fu esonerato. Arrivarono solamente altre tre vittorie e la compagine bianconera, affidata a De Canio, si salvò con un turno d’anticipo.
Purtroppo, l’avvio di questa nuova stagione non è stato tranquillo. Dopo le vittorie iniziali, ecco una seconda crisi di risultati, culminata con la decisione di sollevare dal proprio incarico il nuovo allenatore Beppe Iachini. È arrivato Luigi Delneri e con lui anche punti preziosi e vittorie convincenti. Sotto la gestione del tecnico friulano, la squadra ha conquistato sette punti su dodici disponibili. Un rullino di marcia importante. Ora serve continuità. La prova del nove arriva su un campo notoriamente ostico per l’Udinese. Dunque, i bianconeri cercano un successo per scacciare il tabù e per continuare la marcia verso la salvezza. Il vento sembra spirare in modo nettamente favorevole rispetto a nove mesi fa. Vincere vorrebbe dire chiudere virtualmente un cerchio, mettersi alle spalle il periodo difficile e guardare avanti con fiducia ed ambizione. In caso di KO, si tornerebbe ad analizzare nuovamente le solite problematiche di una formazione incapace di fare il salto di qualità. Julio Velasco, celebre Commissario Tecnico della Nazionale italiana di volley amava dire che chi vince festeggia e chi perde fornisce spiegazioni. Il tempo delle recriminazioni deve finire. Domani c’è l’occasione giusta per farlo.